Dieci tracce in grado di toccarvi il cuore, accarezzarlo e trasmettervi il suo battito. Un disco spettacolare che necessita riconoscimenti, parafrasando in maniera un po' scontata il titolo, e che consacra a livello internazionale quella che ormai può essere considerata l’artista di punta di Mexican Summer. Passaggi atmosferici e chitarre piu’ ruvide rispetto al passato accompagnano l’ascoltatore in un viaggio tra scenari plumbei e decadenti, rumori improvvisi e momenti di quiete che nascondono qualcosa di estremamente sinistro e preoccupante. La musicista di origini gallesi, per il suo quinto full lenght, ha voluto al suo fianco Stella Mozgawa delle Warpaint, H. Hawkline e Samur Khouja, che ha co-prodotto il lavoro contribuendo all’ottenimento di un sound distintivo e quasi snob in confronto alle decine di dischi indie rock tutti uguali che affollano il mercato. ‘Daylight Matters’ e ‘Sad Nudes’ sono forse gli apici ma ogni pezzo è inserito in scaletta per un motivo preciso e non si percepiscono cali di tensione di nessun tipo. Quattro anni da ‘Crab Day’ non sono pochi, specialmente di questi tempi, ma di sicuro sono stati spesi bene.