Il secondo capitolo della trilogia iniziata con ‘Les Irreals Visions’ giunge nei negozi e subito si percepisce un’evoluzione sostanziale di suoni ed arrangiamenti da parte di una delle migliori formazioni attualmente presenti nel catalogo di Season Of Mist. I catalani hanno rafforzato in maniera ulteriore un concept raffinato e coraggioso che si lega al modernismo e, nello specifico, ad un pensiero filosofico-estetico rivoluzionario sul quale si potrebbe discutere molto. Un approccio unico al metal, tra il cantato in lingua madre di Fiar, uno sguardo rivolto all’orizzonte ma anche una serie di riflessioni nostalgiche e, se vogliamo, vintage che ‘Els Sepulcres Blancs’ - registrato e mixato ai Moontower Studios di Barcelona sotto la supervisione di Javi Félez ed in seguito masterizzato da Jaime G. Arellano – ha reso ancora più potenti e personali. Nel songwriting troverete elementi black, doom e post metal, influenze di Opeth, Russian Circles (‘Cel Rogent’) e Lantlos (‘Els Colors del Silenci’), “lamenti” dark e “segreti” inconfessabili. Nell’evocativa ‘Cançó de Mort’ appare sG dei Secrets Of The Moon mentre il bellissimo artwork è opera di Maria Picassó (Ihsahn).