A tre anni di distanza dall’interessante ‘Shades Of Metal – Private Collection’, che peraltro aveva seguito un debutto in ebreo, il progetto che vede protagonista la cantante e pianista di origini israeliane, residente da tempo a Berlino e capace di mettersi in mostra a The Voice. La sua passione per la musica gotica, il folk ed il metal – in passato ricordiamo le collaborazioni con Kobi Farhi e Yossi Sassi degli Orphaned Land l’ex cantante di Sanctuary e Nevermore Warrel Dane – emerge in una scaletta che denota una ricerca di maggiore accessibilità ma anche di un numero superiore di dettagli e sfumature a livello di arrangiamenti. Fin dall’atmosfera ariosa e dai tastieroni di ‘Always Something’ è evidente lo spessore di una release che ha tutto per consacrare Moran Magal in ambito internazionale. ‘Win Me Over’ ed il duetto con Tommi Salmela (Tarot, Lazy Bonez) per ‘Black Swan’ rappresentano gli apici di un disco illuminato dalle sue doti ma anche dai contributi strumentali del chitarrista Federico Truzzi, del bassista Ishay Sommer e del drummer Marcos Feminella. Ad impreziosire gli arrangiamenti ci pensano pure la violinista Shir-Ran Yiinon, in passato anche negli Eluveitie, ed il coro avveniristico Stimmgewalt (‘Tododo’).