A parte qualche rigurgito nordico, le migliori cose in ambito black metal di recente si sono originate in nazioni che non sempre sono state associate al genere o che comunque sono considerate minori. Da paesi come Germania, Francia, Spagna, per fortuna anche qualcosa dall’Italia, sono partiti spunti interessanti e tra questi ci sono sicuramente anche i singulti estremi dei Noctem. ‘The Black Consecration’ esce a tre anni di distanza da ‘Haeresis’ e, tra rituali antichi, mitologia, misantropia e attitudine anti-cristiana, il loro black metal, ricco di venature thrash e death, convince per tutta la durata dell’ascolto. ‘Uprising Of The Impenitents’ e ‘Dichotomy Of Malignancy’ sono i pezzi chiave di un full lenght che si erge su un gradino superiore ai quattro che lo hanno preceduto e tenta, forse per la prima volta, di imporre la band all’attenzione della scena internazionale. Il chitarrista Exo e il cantante Xavier Beleth – anche negli Obscure di ‘Darkness Must Prevail’ - guidano un assalto senza speranza e la sensazione è che dal vivo Voor – batterista già attivo con Rebel Souls e Agathos - sia un vero animale.