Oltre a ‘The Throne Within’ dei Ram e ‘Stockholm Death Metal’ dei Lik, Metal Blade concede alle stampe il secondo full lenght dei tedeschi completando un trittico autunnale davvero niente male. Se amate lo swedish death vecchia scuola, quello di Entombed, Grave e Dismember per intenderci, allora sbrigatevi a procurarvi una copia di ‘The Harvest’. In circolazione non troverete un’altra manciata di brani tanto devoti a quel glorioso periodo per il metal estremo. Quando partono ‘Pulse’ o ‘Spiritual Euphoria’ è impossibile stare fermi, le chitarre producono riff giganteschi e la batteria sembra andare per conto proprio tanto è potente e deflagrante. Aggiungetevi che il cantato gutturale di Lenny è tra i più personali del momento ed il gioco è fatto. ‘Epitome Of Decadence’ e Vicious Devourer’ illuminano la seconda parte di album, chiuso da una cover di ‘Symphony Of Destruction’ dei Megadeth che costringerà l’ascoltatore a mettere a dura prova i muscoli attorno al collo. La scelta di confermare Eike Freese (Heaven Shall Burn) dietro la console è stata azzeccata e ‘The Harvest’ rappresenta allo stesso tempo una conferma ed un passo in avanti per una band sempre più importante nel panorama europeo.