-Core
In Cauda Venenum
Opeth
Nuclear Blast - Warner Music Group
Pubblicato il 17/09/2019 da Lorenzo Becciani
Songs
01. Livet’s Trädgård / Garden Of Earthly Delights (Intro)
02. Svekets Prins / Dignity
03. Hjärtat Vet Vad Handen Gör / Heart In Hand
04. De Närmast Sörjande / Next Of Kin
05. Minnets Yta / Lovelorn Crime
06. Charlatan
07. Ingen Sanning Är Allas / Universal Truth
08. Banemannen / The Garroter
09. Kontinuerlig Drift / Continuum
10. Allting Tar Slut / All Things Will Pass
Songs
01. Livet’s Trädgård / Garden Of Earthly Delights (Intro)
02. Svekets Prins / Dignity
03. Hjärtat Vet Vad Handen Gör / Heart In Hand
04. De Närmast Sörjande / Next Of Kin
05. Minnets Yta / Lovelorn Crime
06. Charlatan
07. Ingen Sanning Är Allas / Universal Truth
08. Banemannen / The Garroter
09. Kontinuerlig Drift / Continuum
10. Allting Tar Slut / All Things Will Pass

Non so se questo sarà l’ultimo passaggio dell’evoluzione stilistica di Mikael Akerfeldt, una delle più incredibili dell’intera storia dell’heavy metal, ma di sicuro si tratta del più inaspettato. Gli svedesi hanno ormai abituato da anni i propri fan ad escursioni nel prog e nella psichedelia eppure in pochi si sarebbero attesi un’intro epica come ‘Garden Of Earthly Delights’, che pare uscire da una colonna sonora di Cliff Martinez (The Neon Demon, Drive) o un lavoro di Olafur Arnalds, prima del trionfo di ‘Dignity’, estensione moderna del concetto di musica dei Pink Floyd. Sarebbe sufficiente questa decina di minuti per spingere gli Opeth alle vette più alte dell’anno in corso ma ‘In Cauda Venenum’ è molto di più. Dopo qualche full lenght che trasmetteva la sensazione di una band in fase di transizione si ha finalmente l’impressione di essere al cospetto di un punto di arrivo, altissimo come lo sono stati ‘Morningrise’ o ‘Deliverance’. È vero che la musica degli Opeth nel frattempo è mutata parecchio, è vero altresì che la “verità universale” non esiste, ma è altrettanto vero che il loro continuum artistico ha saputo mantenersi credibile e per certi versi estremo alla faccia dei trend o dei condizionamenti del mercato discografico. ‘All Things Will Pass’ (in cui il leader canta in maniera superba) chiude, tra dissonanze e frammenti di specchi nei quali scorrere di nuovo le immagini sonore apparse in precedenza, l’ennesima fatica in studio da capogiro. Il fatto che Nuclear Blast abbia permesso la pubblicazione sia in inglese che in lingua madre denota devozione e rispetto per una band che merita il supporto più totale.

 

Opeth
From Svezia

Discography
1995 Orchid
1996 Morningrise
1998 My Arms, Your Hearse
1999 Still Life
2001 Blackwater Park
2002 Deliverance
2003 Damnation
2005 Ghost Reveries
2008 Watershed
2011 Heritage
2014 Pale Communion
2016 Sorceress
2019 In Cauda Venenum