Nel 2017 un EP di discreto spessore, qualche mese fa il singolo ‘Libéra Me’ (che illumina la seconda parte di scaletta) e adesso un debutto su lunga distanza straniante per questo duo electroclash transalpino che ama muoversi in territori psichedelici, noise e post-punk. Gli ospiti sono diversi ed il mixaggio di Patrick Müller esalta la spontaneità del progetto. ‘Cold Night’ e ‘Deep’ sono i pezzi chiave ed in scaletta non se ne trovano altri del medesimo livello ma nel complesso ‘A6’ non sfigura al cospetto di altre release pubblicizzate in maniera esagerata dai media. Un po' di sperimentazione (che ben si addice al catalogo dell’etichetta), un pizzico di dark electro (che in Francia per un certo periodo andava di brutto), reminiscenze di Ladytron, Fischerspooner, Miss Kittin e pure The Knife, l’aggiunta di quella sana follia che manca alla musica di oggi e il gioco è fatto. La bizzarria espressa dalla copertina, tra dadaismo e art nouveau, si ritrova anche nel songwriting che però può senza dubbio crescere in concretezza ed originalità.