Dopo un esordio incerto, Liv Jagrell ha capito che l’unico modo per dare corpo e senso alla sua carriera post-Sister Sin era quello di affidarsi ad un produttore che potesse aiutarla a trovare un’identità sonora precisa. Così si spiega la scelta di affidarsi, pressoché totalmente, all’esperienza di Emil Nödtveidt dei Deathstars, che sembrano sul punto di tornare anche loro nei negozi, e regalare alla propria musica componenti che mancavano come l’elettronica, le tastiere ed una serie di arrangiamenti orchestrali in grado di esaltare le doti della cantante. Rispetto a ‘Follow Me’, sembra quasi di essere al cospetto di un’altra band, sicuramente meno hard rock ma ugualmente aggressiva, dinamica e pungente. 'Blood Moon Fever' è un buon singolo, al pari di ‘Slave To The Machine’, ma anche ‘Chapter Of The Witch’ e ‘Hope Begins To Fade’, che vede la partecipazione di Björn "Speed" Strid (Soilwork, The Night Flight Orchestra), segnano progressi importanti. Per scalare le gerarchie del genere servirà un tour di spessore più delle solite comparsate di spalle a qualche nome noto.