Seconda fatica in studio per gli ex Know Lyfe che non la mandano certo a dire e sono autori di un metal melodico di grande impatto, ricco di groove moderni e influenzato da formazioni del calibro di Korn, Mudvayne e Slipknot. Un suono che incorpora varie influenze, tra musica bianca e nera, ma soprattutto che non sembra porsi alcun limite e che è cresciuto in maniera consistente negli ultimi anni. ‘Affair’ apre l’album con ritmi sincopati ed un riff quasi djent, richiamando alla mente gli inglesi Hacktivist. ‘Loveletter’ è il singolo col quale tentare di scalare le gerarchie nel genere e farsi conoscere dalle fasce di pubblico più giovani, ma sono pezzi come ‘Hate Anthem’ (a metà tra Deftones e Poison The Well), ‘Methalyne Blue’ e ‘Shadow’ a dare la misura maggiore del valore tecnico della band. Ottima la performance dietro le pelli di Justin Robison ma molto dell’immediatezza delle canzono si deve a Alfonso Civile, timbro vocale esteso e frontman vecchio stampo in quanto ad attitudine e stile. Sorprende che un prodotto così ben confezionato non esca per un’etichetta importante ma le cose potrebbero presto mutare perché tra poco gli Heartsick saranno in tour con i King 810. Un’accoppiata che promette davvero bene.