-Core
Body
Nava
Nettwerk/Bertus
Pubblicato il 28/05/2019 da Lorenzo Becciani
Songs
1. Camera
2. Bones
3. Flesh
4. Ritual
Songs
1. Camera
2. Bones
3. Flesh
4. Ritual

Visti di supporto ai Vök, questi enigmatici ragazzi promettono di sconvolgere il panorama industrial con un ibrido tra arte visiva, teatro ed elettronica che non conosce eguali. Ad un primo e superficiale impatto ho pensato a qualcosa sulla falsa riga degli How To Destroy Angels, il progetto parallelo di Trent Reznor dei Nine Inch Nails con Mariqueen Maandig e Atticus Ross, e quando le atmosfere si sono fatte improvvisamente cupe il pensiero è volato agli islandesi Ayia, che tanto hanno stupito all’ultima edizione di Iceland Airwaves. Sono stati sufficienti però pochi minuti per rendermi conto di quanto personale e coraggiosa sia la proposta dei milanesi. La cantante di origini iraniane Nava Golchini ha conosciuto il produttore e arrangiatore Francesco Fugazza mentre studiava musica in Italia e, con l’ingresso in formazione di Elia Pastori e Marco Fugazza, si è a poco a poco sviluppata una visione artistica estremamente complessa e intrigante. “Uno stile cadenzato da suoni industrial e produzioni elettroniche selvagge e mutevoli, il tutto tenuto insieme dalla voce sinuosa e dall’acuto lirismo della cantante” con inevitabili riferimenti alla cultura mediorientale. ‘Camera’ è in realtà un’anticamera, una composizione che serve ad introdurre l’ascoltatore nei meandri di un suono viscido e cosmopolita. ‘Flesh’ è un colpo al cuore, una ferita che non si potrà rimarginare e che il cantato finisce per rendere più profonda e letale. ‘Bones’ e ‘Ritual’ sono poi due assoluti capolavori, due pezzi intensi e provocatori che già da ora spingono i Nava a livelli altissimi e internazionali. Un ascolto emozionante e contagioso che trasmette il desiderio impellente di vedere un loro spettacolo dal vivo.

Nava
From Italia

Discography
Body (2019)