Il disco più interessante, tra elettronica e hip hop, dopo ‘Splendor & Misery’ dei Clipping. proviene dall’Ohio ed è opera di David P. Madson, conosciuto per la permanenza nei cLOUDDEAD e per i remix di The Notwist e Boards Of Canada. ‘Mirrors I’ inaugura una scaletta costruita su crescendo melodici e sperimentazioni. Il materiale è stato pensato appositamente per il formato vinilico ed esibisce un fervore psichedelico che le vecchie registrazioni non possedevano. Gli specchi si aprono e si chiudono di continuo, le sognanti ‘Air Up’ e ‘Re-Flect’ regalano emozioni forti, ‘Cookies’ rimanda alle cose di Ninja Tune/Mo’ Wax mentre ‘Tall Wind’ regala tempi dispari e ‘Mirrors II’ dipinge atmosfere sinistre per oltre nove minuti epici. Un lungo viaggio che trascina dagli abissi al paradiso, senza avere la presunzione di sconvolgere il panorama elettronico internazionale, come hanno invece tanti artisti mainstream, o minare l’attenzione a forza di stranezze. Eccentrico ma lineare, l’approccio di Odd Nosdam è invece quanto mai concreto e nessun pezzo in scaletta può essere trascurato.