Presentato alla stampa specializzata più come un disco indie che come un disco rock, ‘Love Is All You Love’ inizia con la cadenzata ‘Carnivorous’ (un beat quasi dance, un basso che scivola via che è un piacere ed una voce filtrata che rimane in testa) ed il timore di essersi imbattuti in nuovi emuli dei Kaiser Chiefs o dei Kasabian è forte. Bastano pochi minuti però per capire che siamo di fronte al disco della maturità per gli inglesi, riff letali, suoni moderni ed una manciata di canzoni evolute, raffinate e arrangiate con l’ausilio dell’elettronica, che cercano di non far rimpiangere ‘Himalayan’ e ‘By Default’. Le influenze blues e garage di Russell Marsden (voce e chitarra), Emma Richardson (basso) e Matt Hayward (batteria) restano tangibili anche se l’energia e la spontaneità di alcuni passaggi è stata ricoperta da Richard X (tra le sue principali collaborazioni Sugarbabes, Erasure e Steve Mason) con una sottile patina commerciale che non guasta affatto. Tra lenti e pezzi scritti apposta per essere dilatati dal vivo, la scaletta scorre senza intoppi e raggiunge i suoi apici in corrispondenza di ‘Sound Of You’ e ‘We’re Alive’.