Il gruppo originario di Richmond, Virginia è autore di un pop punk abbastanza ordinario e scadente. ‘Timeless Youth’ dura circa mezz’ora e non trasmette grandi emozioni se non all’approssimarsi della conclusione con ‘Hereditary’, tra l’altro l’episodio meno sdolcinato. I TellTale citano le pellicole di John Hughes nella biografia e l’impressione, ascoltando l’EP, è che facciano a gara per diventare i nuovi Four Year Strong ma la caratura tecnica mostrata con brani come ‘Bouquet’ e ‘Dazy’ non è esagerata, la voce di John Carter lascia a desiderare e gli arrangiamenti non sono ancora resi accattivanti dall’esperienza maturata dal vivo. Si tratta chiaramente di un debutto e quindi i ragazzi hanno tutto per crescere ma negli ultimi tempi SharpTone Records ci aveva abituati a release di tutt’altro spessore. Sarei poi curioso di sapere se i dirigenti dell’etichetta siano a conoscenza che i TellTale erano un manipolo di musicisti ospiti fissi della serie televisiva inglese Rainbow. Roba di inizio anni ‘70 che adesso fa sorridere. Se non ci credete andatevi ad ascoltare ‘Riding My Car’.