La scena hard ‘n’ heavy di casa nostra si arricchisce di un full lenght melodico e graffiante che il chitarrista Pier Gonella – nei negozi anche con ‘Defragments Of Insanity’ dei Necrodeath - ha impreziosito col suo guitar work raffinato e potente. Al basso troviamo Steve Vawamas, già attivo con Ruxt e Mastercastle, ed al microfono Davide Dell’Orto, che mostra tutta la sua estensione vocale in ‘Forgive Me’ e ‘Black Rose’. Due garanzie assolute ma ci sono pochi dubbi sul fatto che il profilo tecnico dei musicisti sia eccellente; le uniche perplessità riguardano un impianto lirico abbastanza debole ed una copertina tirata via. Il resto saprà scatenare la nostalgia per il british rock anni ‘70 (‘Prayer To The Lord’ e ‘Lady Starlight’) e il power metal tedesco di inizio anni ‘90 (‘No Pain No More’ e ‘Reborn’), tra riff potenti, linee melodiche d’acciaio e tastiere eleganti. Un gruppo che può crescere dal vivo ed impartire lezioni, consapevole che i buoni risultati ottenuti con ‘Chapter IV’ e ‘Metalmorphosis’ sono stati superati con agilità.