-Core
Živ
Hesperian Death Horse
Play The Assassin Records
Pubblicato il 12/01/2019 da Lorenzo Becciani
Songs
1.Saol (Part 1: Prizma)
2.Elu (Part 2: Voda)
3.Hayot (Part 3: Mezanin)
4.Liv (Part 4: Horde)
Songs
1.Saol (Part 1: Prizma)
2.Elu (Part 2: Voda)
3.Hayot (Part 3: Mezanin)
4.Liv (Part 4: Horde)

Magari qualcuno rimarrà sorpreso dalla provenienza di questa band ma i croati sono sul serio tra le migliori realtà avantgarde e sludge metal del vecchio continente. Il loro esordio di cinque anni fa li aveva immessi con forza nello scenario post metal ma, sebbene ricco di spunti interessanti, registrazione e produzione non erano totalmente competitivi con quanto disponibile al di fuori della stretta cerchia underground di Zagabria. Adesso invece i passi compiuti in avanti sono enormi, ‘Ziv’ è costituito di quattro movimenti, registati e mixati ai Kramasonik Studio sotto la supervisione di Hrvoje Niksic, e il notevole artwork di Snježana Mekic Delic ne sottolinea il corpo e la solidità. Anche se ognuno di essi ha una propria identità e potrebbe essere goduto anche singolarmente, il pregio maggiore di questo secondo lavoro, ipnotico e coinvolgente, coincide con la sua compattezza. Un flusso di coscienza che parte con ‘Saol’, dieci minuti scarsi al limite del demoniaco, e si chiude con ‘Liv’ e le sue venature stoner e ambient. Il cantato in lingua madre non impedisce di apprezzare il contesto strumentale ed il talento di Dario Orac, Domagoj Žunic e Marko Galetic è evidente fin dal primo ascolto. Dalla narrazione, psichedelica e nichilista, si evince un concept che unisce ‘Mrtav’ a ‘Živ’ e che probabilmente porterà alla pubblicazione di un terzo album a conclusione di un’ambiziosa trilogia. Di sicuro non sfigura al fianco di ‘Phanerozoic I: Palaeozoic’ dei The Ocean, ‘Lost Empyrean’ dei Dirge e ‘JORD’ dei Møl, definiti un po' da tutti i dischi post metal dell’anno.

Hesperian Death Horse
From Croazia

Discography
Mrtav ?2013
Živ 2018