Niente di meglio di un bel disco death, grezzo e disturbante, proveniente dallo scenario germanico per iniziare un nuovo anno ricco di uscite e concerti metal. Gli autori di ‘I: The Forthcoming’ si sono sforzati di non comporre riff banali o strutture ritmiche ridondanti ed in effetti questo secondo full lenght suona leggermente più vario. La materia però è sempre la solita ovvero un death della vecchia scuola con stacchi vocali imperiosi e la registrazione onesta di Tim Eiermann (Pyogenesis) mette in evidenza il cantato gutturale di Carsten Quadel e la tecnica del chitarrista Timo Schütz. Del mastering si è invece occupato Jens Bogren (Dimmu Borgir, Amorphis) che oltre a fare bene il proprio lavoro rappresenta ormai un veicolo promozionale determinante per tutte queste formazioni che navigano nell’underground in cerca di una luce. ‘The Eleven Kills The Ten’ e ‘Demon Mother’ scaldano l’atmosfera prima di due mazzate come ‘Ungodly The Flesh’ e la title track. Da quel momento non si registrano altri sussulti altrettanto significativi ma nemmeno cali di tensione e, nel complesso, ‘II: The Gatherer Of Fear And Blood’ è il disco che ti aspetti al momento di inserirlo nel lettore cd. Freddo, potente, volgare e demoniaco quanto basta per piacere di primo acchito.