Il progetto del chitarrista Aaron Guerra e del batterista Ted Kirkpatrick si è sempre distinto per un tributo onesto e sostanzioso all’heavy metal a stelle e strisce con venature thrash e prog. Adesso che Chris Poland (Megadeth) e Tip “Ripper” Owens (Judas Priest, Iced Earth) sono della partita è chiaro che le ambizioni sono maggiori e l’attenzione su ‘Gazing At Medusa’ superiore rispetto ai precedenti ‘Antiseptic Bloodbath’ e ‘Onward to Freedom’. Così si spiegano la copertina di Jason Juta e le collaborazioni con Deen Castronovo (Steve Vai, Journey), voce principale nella title track, e Billy Graziadei, che ha registrato le parti vocali di Guerra ai Firewater Studios. Liricamente la band si muove da riferimenti al Vecchio Testamento ad estratti delle narrazioni horror di Edgar Allan Poe con escursioni nella società moderna. Non la tipica trattazione heavy per intenderci e anche il songwriting risulta piuttosto vari con i cambi di ritmo di ‘Sinister Scherzo’, i rallentamenti quasi doom e malinconici di ‘Memento Mori’ e il thrash tirato e old school di ‘All Good Things Died Here’ che illuminano la prima parte di scaletta. Altri highlight sono sicuramente ‘The Crushing Weight Of Eternity’, soprattutto per il guitar work, e ‘Can’t Make Me Hate You’, per l’arrangiamento vocale.