Anche se difficilmente riusciranno a scrivere degli altri singoli come ‘Breathe’ o ‘Firestarter’, gli inglesi sono tornati a fare quello che sanno fare meglio ed il pubblico, seppure mutato negli altri, lo ha apprezzato tornando a riempire le arene. Questo settimo lavoro in studio parte dai punti di forza di ‘The Day Is My Enemy’ e soprattutto dalla collaborazione con gli Ho99o9, duo hip hop americano che un paio di anni fa devastò letteralmente il Nasa di Reykjavik durante Iceland Airwaves, per ‘Fight Fire With Fire’. In scaletta troviamo tracce riconducibili al classico modo di operare di Liam Howlett, che ha prodotto e mixato ai Tileyard Studios di King's Cross, altre nelle quali Keith Flint tira fuori tutta la sua tracotanza (‘We Live Forever’ e ‘Champions of London’) ed altre potenziali hit come ‘Need Some1’ e ‘Resonate’ (sulle quali ha messo mano pure James Rushent). Nella conslusiva ‘Give Me A Signal’ appare Barns Courtney mentre Maxim offre il meglio di sé in ‘Light Up the Sky’ e nella title track. Il risultato sono 38 minuti scarsi, commestibili e facilmente digeribili, che non cambieranno la storia del big beat o del techno hardcore ma che farete comunque fatica a togliere dallo stereo.