Una delle rivelazioni assolute della ventesima edizione di Iceland Airwaves è stata questa ragazza portoghese che unisce una voce deliziosa ad un’interpretazione originale di quanto proposto in ambito ambient e IDM negli ultimi quindici anni. L’approccio è alquanto sperimentale e anche dal vivo la ragazza non fa niente per nascondere il proprio carattere eccentrico e solare. Allo stesso tempo però la sua arte può essere anche molto visiva, misteriosa e distorta. Prodotto assieme a Rui Gaspar, Telma Soares, entrambi già nei First Breath After Coma, e Pedro Sincopado al Casota Collective di Leiria, ‘Antwerpen’ è un debutto intelligente e organico, ben confezionato fin dall’artwork, che svela solo una parte del complesso universo di Surma. In futuro capiremo meglio qual è il suo posto nel music business ma già adesso tracce come ‘Plass’, ‘Hemma’ e ‘Begrenset’ danno la misura del potenziale di un’artista che con microfono, synth e pedali può davvero trasportare in un’altra dimensione chi ascolta. ‘Voyager’ contiene un sample di ‘Nomathemba’ dei Ladysmith Black Mambazo mentre Milena Kolovska e Joana Guerra hanno contribuito rispettivamente a ‘Kismet’ e ‘Uppruni’.