Un terzo album di grande spessore per la creatura parallela di Mark Jansen degli Epica che nel corso degli anni ha saputo sviluppare il progetto in una direzione qualitativa sempre più significativa. Al suo fianco troviamo sempre il tastierista Jack Driessen (ex After Forever) ed il chitarrista Frank Schiphorst (Symmetry), oltre ad uno stuolo di ospiti tra i quali spiccano Henning Basse (Firewind), Merel Bechtold (Delain) e Laura Macrì. Rispetto a ‘Quarterpast’ e ‘Antagonise’, la produzione è stata resa molto più spontanea e organica e gli arrangiamenti orchestrali sono assolutamente superbi. Il felice risultato della collaborazione con The City of Prague Philharmonic Orchestra - celebre per avere sonorizzato pellicole come Star Wars, Hannibal e Arrival – e la dinamicità della formidabile sezione ritmica – formata da Roel Källe e Ariën van Weesenbeek - appaiono evidenti sia nelle architetture sonore più complesse e ambiziose sia nelle tracce più semplici. Da brividi ‘Saints Don’t Die’, ‘Satori’ e ‘Maya (The Veil Of Delusion)’, grazie alla quale ritroviamo George Oosthoek degli Orphanage (‘By Time Alone’ resta uno dei capolavori del gothic metal). Sinceramente trascurabile la versione strumentale presente sul secondo dischetto.