Trascinati dall'ottimo singer Tim Henwood, gli australiani propongono un mix niente male tra Deep Purple, Led Zeppelin, Pink Floyd e AC/DC. I classici insomma. A differenza di buona parte della concorrenza però i Palace Of The King non si limitano a scopiazzare le icone che tutti noi conosciamo ma lasciano emergere una personalità disarmante. Anche ‘White Bird / Burn The Sky’ e ‘Valles Marineris’ avevano già ottenuto consensi importanti ma stavolta siamo un livello di maturità compositiva superiore tanto che 'Get Right With Your Maker', impreziosito dalla splendida copertina di Kristian Kimonides, potrebbe veramente essere il disco della consacrazione internazionale. La partenza è di quelle che non lasciano dubbi con ‘I Am The Storm’ e ‘It’s Been A Long Time Coming’. Subito il guitar work impressiona per qualità e l’atmosfera rimanda agli anni settanta. ‘Said The Spider To The Bird’ è un pezzo che potrebbe tranquillamente appartenere a Black Crowes e Reef, mentre ‘Horizon’ e ‘ Back On My Feet Again’ sono figlie di un hard rock più pulito, al limite dell’AOR. La speranza è quella di vederli presto dal vivo in Italia.