Il video strappalacrime girato da Claudio Marino (autore anche di questo bellissimo artwork focalizzato sul dipinto di David Brinley) con il quale Martin Persner ha svelato la sua identità e annunciato la sua uscita dai Ghost ha sancito nel contempo il ritorno discografico dei Magna Carta Cartel ovvero la prima formazione in cui militavano Simon Söderberg (Alpha) e Tobias Forge (Papa Emeritus). Omega o non Omega, causa nei confronti dell’avido frontman o meno, ‘The Demon King’ è un trionfo di psichedelia e art rock con cinque tracce che fanno presagire un nuovo full lenght da lacrime e sperare in un’attività live più significativa rispetto al passato. Certo è che con questa release e ‘New Flesh’ dei Priest, la macchina dei Ghost, finora perfetta, qualche contraccolpo lo ha preso ed il recente live, registrato nel tour americano di supporto agli Iron Maiden, ne è la conferma. Soffermarsi sui paragoni o le diatribe tra membri sarebbe però avventato e inutile, molto meglio parlare di ‘Demon King’, ‘Sway’ o ‘Turn’, episodi che trasudano genialità e mettono in evidenza il profilo tecnico di Martin Persner, suo fratello Arvid e Pär Glendor. La produzione è a cura di Niels Nielsen (Dead Soul) e Fia Kempe dei The Great Discord, in cui troviamo il primo drummer dei Ghost Aksel Holmgren, ha registrato alcune backing vocals. Spettacolare la cover di ‘Jennifer’ di Bert Sommer, cantante e attore statunitense che fece parte dei The Left Banke e si esibì a Woodstock. Attendiamo con ansia il successore di ‘Goodmorning Restrained’.