Il gruppo piemontese ha un pregio indiscutibile ovvero quello di credere nel funk in un momento storico nel quale sembra ormai quasi del tutto scomparso dal panorama rock e metal. Oltre a Red Hot Chili Peppers, Rage Against The Machine e Korn i riferimenti vanno anche alla scena elettronica e breakbeat. Un’altra componente significativa è difatti quella elettronica e non sorprende in tal senso la scoppiettante reprise di ‘Firestarter’ dei Prodigy’, posta in scaletta subito dopo ‘Beast’. Al basso ed al microfono troviamo Francesco “The GrooVster” Gallo mentre alla batteria Ivan Mercurio mette in mostra tutta la sua duttilità. A loro si è aggiunto in seguito il chitarrista Deaddy Minerva e la band ha già accumulato una discreta esperienza dal vivo. Scorrendo ‘Just Burn’, non tutto fila liscio e il distacco qualitativo tra alcuni episodi ed altri è palese però quello dei The Match - Firestarters Dept. pare una visione in costante progresso e pezzi come ‘K-22’, ‘Danger’ e ‘San Francisco’ danno la misura di un potenziale crescente. Un universo musicale permeato di suggestioni e citazioni, il mondo interiore che esplode come un incendio.