Scorrendo in rete altre recensioni di ‘The Place I Feel Safest’ mi sono imbattuto nella frase “metalcore is dead”. Effettivamente il debutto della band originaria del Connecticut, nuova firma della SharpTone Records dopo Emmure e While She Sleeps, è uno di quegli album che sembra scritto apposta per spiazzare il pubblico e tracciare una nuova direzione da intraprendere per le altre formazioni underground. A sorprendere è la maturità del songwriting e la capacità di piegare la tecnologia al proprio volere, evitando di affossare le proprie idee con un marasma di elettronica o scopiazzare qualcuno di più famoso. Brian Wille si dimostra fin da subito un cantante estremamente duttile e potente e l’inizio è strepitoso. ‘Apnea’, ‘Tremor’ e ‘Night Terrors’ sono pezzi che non faticheranno a diventare dei classici dal vivo e mettono subito in riga l’ascoltatore. L’apice viene però raggiunto in occasione di ‘Withered’ e della title track che mostrano sia il lato più aggressivo dei ragazzi sia quello apparentemente più riflessivo e atmosferico. Tornando all’introduzione non sappiamo ancora se il metalcore, come lo abbiamo inteso negli ultimi anni, sia veramente morto ma di sicuro i Currents hanno dato una bella scossa al genere. Non tutti rimarranno in piedi.