-Core
Northside - Conclusione

In definitiva il Northside, pur trattandosi di giugno, rischia già di vincere il premio, fittizio ma non meno importante, di migliore festival estivo. Ripeto, a me ha ricordato non poco l'Ankkarock, per l'organizzazione, il rapporto con la Natura e le scelte coraggiose a livello di bill. Come al solito un evento è legato anche alle persone che conosci e che ti accompagnano durante un'avventura breve ma molto intensa. Intanto Beritt Ramsland che ha reso meno noiose le mie mattinate. Ringrazio Morten Rygaard, fotografo eccezionale che ha tentato di aggiustarmi la reflex per poi decretarne la morte. Ringrazio anche Jules Faur, timida e appassionata di programmi per chef. Di Denise Schroeder c'è poco da dire se non che la aspetto all'Airwaves a novembre. Pur di non mancare si è fatta tre giorni seduta sul prato con un piede rotto e le stampelle a fianco. Quel pezzo dei The National, sì proprio quello, è per te. Con lei c'era la deliziosa Annette Nielsen, che mi auguro di ritrovare presto. Magari alla prossima edizione del Northside. L'ultimo giorno mi sono imbattuto poi in due “bimbe”, ventidue anni è bene precisarlo, assolutamente scatenate. Mette Zannato e Amanda Dam hanno reso lo show di Rhye ancora più speciale e per questo sono loro grato. Spero di vederle presto in Italia. Infine Katja Michaelsen. Mi verrebbe da scrivere decine di righe ma sarebbe inutile. Sei un'amica preziosa, bellissima e che ha trovato la luce. Datemi retta e fatevi un regalo il prossimo anno. Prenotate un volo per Aahrus e passerete tre giorni irripetibili.

Parole di Lorenzo Becciani