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DEATH SS - IL TRACK BY TRACK DI RESURRECTION

Un sabato pomeriggio come tanti altri. La possibilità di stendersi al sole o fare una passeggiata in campagna. L'auto che si dirige a sostenuta velocità nella piana lucchese alla ricerca della villa storica di proprietà di Federico Pedichini - conosciuto ai più come Freddy Delirio, frontman degli H.A.R.E.M. e stimato produttore – con annesso studio di registrazione e addirittura chiesa privata. In questo luogo, per niente ameno, è stato realizzato 'Resurrection', l'atteso nuovo album dei Death SS che torneranno a breve nei negozi dopo lunghi anni di pausa. La storica console 6000 della Soundcraft domina la stanza principale dotata di sistemi Pro Tools, preamplificatori e microfoni di prima qualità e convertitori Apogee. Sono le parole di Steve Sylvester a spezzare la tensione in attesa dell'ascolto dei brani. “Chi conosce la genesi dei Death SS sa che ho sempre attinto all'esoterismo, al cinema di genere ed ai fumetti di un certo tipo. Questi tre elementi sono molto evidenti in 'Resurrection'. Il disco stigmatizza la rinascita catartica di una persona. Tutte le canzoni fanno storia a parte e possono essere considerati degli spaccati che raccontano la storia della band in questo periodo in cui non ci siamo fatti sentire. Per la prima volta dai tempi di 'Black Mass' ho prodotto il disco per conto mio avvalendomi dell'esperienza maturata in quasi trentacinque anni di carriera e dell'aiuto di Freddy Delirio che è un vero manipolatore di suoni. Siamo molto orgogliosi del risultato perchè la possibilità di lavorare con estrema calma ci ha permesso di stilare una sorta di greatest hits di inediti. Non ci sono filler e la masterizzazione è stata affidata ai Chartmakers Studios di Helsinki. Svante Forsbäck è la persona che si è occupata degli ultimi tre dischi dei Rammstein e, nonostante la differenza tra le due band, ci piacevano molto quella grana di chitarre e quei suoni di batteria. La copertina è stata realizzata da Emanuele Taglietti, pittore di fama internazionale e storico disegnatore per fumetti sexy horror italiani degli anni settanta. Tra questi ricordo Belzeba, La Poliziotta, Sukia e Cimiteria.“

Possiamo già preannunciarvi che 'Resurrection' sarà una gradita sorpresa per tutti i fans della band. Il livello qualitativo dei brani è altissimo e la lunga attesa verrà ampiamente ripagata. Segue il commento dello storico frontman su ciascuna traccia.

Revived – “E' il primo brano che ho composto per il disco. Un giorno i Manetti Bros. mi hanno chiesto se fossi interessato ad inserire un inedito dei Death SS nel contesto di una puntata della serie televisiva 'L'ispettore Coliandro' nella cui colonna sonora figuravano da tempo vecchie canzoni della band. Ho accettato di buon grado sapendo che sarei stato co-protagonista della puntata in questione ed avrei avuto la possibilità di interpretare me stesso. Il concept è più allargato rispetto alla semplice “resurrezione dalla morte” perché nello specifico viene aperto anche un nuovo ciclo artistico.“

The Crimson Shrine - “E' un brano che riprende lo stile che avevamo all'epoca di 'Do What Thou Wilt' con un forte legame all'esoterismo. Ho voluto interpretare a modo mio l'Inno a Pan di Aleister Crowley realizzando una sorta di proseguimento di quell'album. Musicalmente la traccia rappresenta un ponte tra 'Baphomet' e 'Scarlet Woman'. ”

The Darkness Night - “Il primo singolo già presentato con un video che ha riscosso molto successo. Il brano è stato composto per la colonna sonora di un film horror indipendente e narra la storia di un serial killer alla ricerca della sua ennesima vittima alla quale non resta altro che rifugiarsi nella notte più buia.”

Dyonisus - “L'esaltazione dell'inno alla libertà crowleyano con richiami al gothic rock anni ottanta.”

Eaters - “Extreme Video e Uwe Boll ci hanno commissionato questo brano per un film splatter. E' una casa cinematografica indipendente delle parti di Empoli che ha riscosso un notevole successo con 'Zombie Massacre'. Curiosamente lavorano più all'estero che in Italia. Nel film ho una piccola parte ed in generale le sonorità sono molto pesanti.”

Star In Sight - “Le liriche sono ispirate a “One Star In Sight', tratto da “Magick In Theory And Practice”, dell'occultista inglese. Si tratta di una libera intrepretazione con atmosfere sognanti e rilassate. Il messaggio è quello di cercare di superare le difficoltà facendo fulcro sulla forza vitale che c'è in ognuno di noi. Durante il rituale magico vi imbatterete in passaggi classicheggianti ed altri prettamente metal.”

Ogre's Lullaby - “Il secondo video girato per promuovere l'album. Il brano è stato composto per Paura 3D dei Manetti Bros. che mi hanno espressamente richiesto qualcosa di malato. La storia è quella di un individuo che rapisce una bambina e la chiude in una cantina per tutta la vita. Alla fine scatta la tipica sindrome svedese ovvero lei si affeziona in un certo senso al carceriere. La sfida è stata quella di sottolineare l'inquietudine della vicenda senza cadere nei classici luoghi comuni dell'horror. Questo è il motivo per cui ho inserito un carillon all'inizio e sviluppato trame morbose e claustrofobiche. Ai Manetti Bros. è piaciuto tantissimo e l'hanno inserito come pezzo principale.”

Santa Muerte - “L'acronimo è lo stesso del nome della band. Il brano è ispirato al culto di questa santa scheletrica a cui si ispirano i narcotrafficanti colombiani ed in generale sempre più persone negli stati sudamericani. Con il passare del tempo si sta diffondendo anche nel nostro continente nei paesi di etnia latina. Mentre scrivevamo il brano è nata una serie televisiva, Squadra Investigativa Speciale, ed abbiamo deciso di usarla come sigla. Al suo interno potete sentire campionamenti, poliziotti americani, criminali veri e tribalità alla 'Baron's Samedi'.”

Devil's Graal - “Il brano è nato da un progetto che portavo avanti da anni con lo sceneggiatore Antonio Bruschini che ha lavorato con Dario Argento ed è purtroppo recentemente scomparso. Sono partito dalla pista esoterica legata alle cosiddette vicende del Mostro di Firenze per poi allargarmi ad una dimensione tipicamente crowleyana. Non tutti sanno di tali teorie ma le basi su cui si basano sono fondate. In tutti gli omicidi le incisioni venivano fatte con forme particolari, venivano asportate parti del sesso e le coppie erano uccise durante l'orgasmo. Lo scopo è sempre quello della ricerca della giovinezza ed il simbolo del calice del demonio circola in determinati circuiti esoterici che si dedicano a cose molto pesanti. Alcune scene sono state gia' girate ma il film non è mai stato completato. Non so se uscirà mai ma questa è la colonna sonora.”

The Song Of Adoration - “E' una lunga suite progressiva e sperimentale ispirata dal poema omonimo di Aleister Crowley. Sicuramente il pezzo più esoterico dell'album e anche il mio preferito. Al suo interno ci sono molte citazioni, momenti cinematografici alla Eyes Wide Shut ed un'orchestra vera. Mixarla è stata un'impresa per il numero impressionante di tracce. Il risultato è un trip magico dall'inizio alla fine in piena tradizione Death SS.”

Precognition - “E' stato il secondo brano scritto per il disco. Anche questo ispirato da un film che abbiamo girato tra Consonno, la città morta nei pressi di Lecco, e Milano. Ho qualche dubbio sulla casa di produzione e quindi non so se verrà distribuito. Un heavy molto potente con un grande refrain.”

Bad Luck - “In chiusura abbiamo posto un brano ironico che vuole essere una risposta a tutti coloro hanno sempre detto che i Death SS portano sfortuna. Un rock n' roll per mandare al diavolo tutti i detrattori della band. L'influenza principale è quella di Alice Cooper che rappresenta un'icona di riferimento per questo genere di cose.”