-Core
Helalyn Flowers
Italia
Pubblicato il 08/07/2007 da Lorenzo Becciani

Come nasce il gruppo ? Che obiettivi vi siete posti quando avete deciso di suonare insieme ?
(Max/N0emi) La band nasce nel 2004, immediatamente dopo aver sciolto The Claw, il gruppo in cui entrambi suonavamo prima. A dir la verità, The Claw si può considerare il primo embrione degli Helalyn Flowers, visto anche che il passaggio tra le due bands è stato piuttosto rapido e spontaneo. Piuttosto, eravamo entrambi stanchi di dover perdere tempo dietro la codardia musicale imperante, che si rifletteva nei vecchi componenti del progetto. Così abbiamo optato alla soluzione del duo, perché ci sentivamo meglio così senza dover subire interferenze esterne e dover buttare altro tempo prezioso. Il fatto è che entrambi conosciamo benissimo le nostre esigenze, siamo molto sicuri di questo e mai un’altra persona potrà interferire  su quello che facciamo. Helalyn Flowers è il nostro urlo liberatorio e la nostra definitiva valvola di sfogo, nonché il mezzo espressivo più appropriato per le nostre personalità. Oggi è tutto così noiosamente piatto, scialbo, senza verve, uniformato e prevedibile. A noi invece piace essere estremi, scatenare emozioni, provocare l’ascoltatore con qualcosa di intenso ed energico.
Da cosa deriva il nome Helalyn Flowers ?
(Max) E’ partito tutto da una mia idea. Inizialmente è stato come un mantra che mi ha ossessionato per qualche giorno fino a quando ho capito che era perfetto per quello che volevamo esprimere con la nostra nuova direzione. Penso rispecchi pienamente noi come individui come anche il nostro approccio alla musica, vista come piena e fiorente espressione di noi stessi. E’ qualcosa che riguarda la nostra concezione dell’impossibile, che significa niente per noi. A noi piace vivere le nostre vite con un’angolatura più ampia rispetto quella della gente comune che vive di normalità. E’ volontà, libertà ed essere sé stessi ed unici. ‘Helalyn’ è un termine in inglese arcaico e sta per ‘zona nascosta’, una ‘zona-B’ che è fredda ed arida e che risiede all’interno di noi come in aree sparse dell’universo.In tal senso, l’estensione ‘Helalyn Flowers’ indica una fonte di vita che prende forma da qualcosa in cui o da cui mai potrebbe.
Con i The Claw eravate in ambiti nu metal. E’ possibile che in futuro gli Helalyn Flowers si muovano in tale direzione ?
(N0emi) A dire il vero, da parte nostra non c’è mai stato un vero e proprio distacco dal nu metal. Piuttosto la nostra evoluzione stilistica ci ha portati ad essere molto eterogenei e quindi non più attribuibili ad un sound ‘puro’. Nonostante ciò, tuttora il nu metal è una delle nostre influenze principali, come si può notare ascoltando vari brani del nostro album, dove le tracce di chitarra creano un muro pesante e meccanico e la voce è molto più cadenzata. Da sempre ascoltiamo gruppi come i Korn, Deftones, Slipknot, Stone Sour, Disturbed... Non abbiamo mai pensato di abolire il nu metal dalle nostre influenze, e sicuramente resterà una delle nostre fonti di inspirazione anche in futuro.
Quali sono le sensazioni relative a questo vostro debutto sopratutto in prospettiva dell"uscita del primo full lenght ?
(Max) Come da noi previsto, l’EP ‘Plaestik’ sta già spaccando in due la gente. C’è chi ci ama e chi ci vorrebbe veder morti, o quasi! Bene così, mi piace quando le sensazioni sono estreme. Vedi, noi non siamo il classico gruppo che segue il copione per assicurarsi un posto ‘tranquillo’ nella scena e su cui ognuno può dire le classiche parole ‘carine’. Semplicemente non ci piacciono i mezzi termini. E l’album di debutto parlerà da solo.
Quando uscirà l"album ? Potete anticipare qualcosa ?
(Max) ‘A Voluntary Coincidence’ uscirà a Settembre per Alfa-Matrix e, in un certo senso, può essere considerato  la chiusura del cerchio tracciato prima con ‘Disconnection’ e successivamente con ‘E-Race Generation’, i nostri due precedenti EP autoprodotti, nonché un assaggio della direzione che sta prendendo il nostro sound oggi. E’ un lavoro estremamente vario, multiforme, camaleontico (visto anche che è stato composto in vari momenti nell’arco di un intenso anno assolutamente ricco di eventi sia personali che legati alla band) con la capacità di mantenere salda un’identità stilistica tutta nostra. E’ ricco di momenti parecchio aspri, come l’opener ‘Eye For A Day’ o ‘DGTal Blood’ ad altri più ‘delicati’ come ‘My Girlfriend Insanity’ e ‘Silent Conversation’, passando per strutture e suoni decisamente synth-rock rappresentati da ‘I’m Human, Defective’ e la già nota ‘Voices’. Sicuramente un lavoro che saprà confermare come stupire.
Quale pezzo di "Plaestik" pensate possa assurgere meglio al ruolo di manifesto mediatico della band ?
(N0emi) ‘Plaesitk’ è una release particolare, essendo un limited edition dj EP, è indirizzato prettamente ad un ambiente  electro. Contiene quindi i brani più elettronici degli Helalyn Flowers e vari remix, che, ascoltati singolarmente, ricreano un’atmosfera completamente diversa da quella che puoi percepire ascoltando l’intero ‘A Voluntary Coincidence’. La componente elettronica negli Helalyn Flowers è soltanto una delle molteplici influenze, ed essendo il nostro album ricco di sfaccettature pop/rock/alternative, è impossibile far trasparire da ‘Plaestik’ la nostra direzione stilistica in maniera totale.  
Qual è il messaggio di fondo di "Plaestik" ?
(N0emi) I brani contenuti in ‘Plaestik’ sono collegati tra loro da una concezione surreale e futuristica dell’essere. E’ la descrizione di una società asettica, fredda, automatizzata, annoiata, dove l’essere umano è ormai vittima di una routine acerba ed alienante. Da qui nascono i testi di ‘Plaestik’ che descrivono situazioni probabilmente raggiungibili in un futuro prossimo, dove l’uomo può acquistare pillole di sentimenti ed emozioni da una venditrice porta a porta, tentando di scuotere artificialmente quelle sensazioni che naturalmente è ormai incapace di provare. 
In quale mercato volete inserirvi ? Quali sono i vostri punti di riferimento maggiori ?
(N0emi) Il nostro obiettivo fin dal primo giorno è sempre stato quello di poter lasciare un segno nel campo musicale. Non ci interessa appartenere a nessuna scena, che sia electro o industrial. E’ troppo limitante tenendo presente tutte le nostre influenze, e soprattutto non amiamo la scena underground attuale. C’è troppa avversità e mancanza di apertura mentale. Ci piace vivere liberi da ogni schema. Anche se la nostra scelta ha spesso dato fastidio a chi per comodità ci ha voluto forzatamente attribuire ad una scena, sinceramente preferiamo vivere nello scomodo, ma con la nostra personalità. Non ci siamo mai posti come un gruppo tipico, ma vogliamo essere riconosciuti per ogni singola sfaccettatura del nostro sound. Per questo il nostro target è quello di uscire dai piccoli circuiti ed ampliare il nostro nome anche a canali più vasti. Noi non ci siamo mai posti dei limiti. A noi piace vivere le situazioni  in grande e in maniera totale, abbiamo sempre dato del nostro meglio ed aspettiamo di raccoglierne i frutti di conseguenza.
(Max) Sicuramente il ghetto electro/goth/industrial ci va molto stretto. E la nostra musica ha bisogno di una risonanza molto più ampia. Ci sentiamo una band molto più “universale” e meno inseribile in scene e categorie. Vedo con piacere che gli Helalyn Flowers sono apprezzati dalle schiere più disparate di pubblico: metal, alternative, gothic, industrial, rock/pop, indie, emo ed anche gente che ascolta roba easy/mainstream da MTV. E’ questo ciò che abbiamo sempre sognato: arrivare a tutti essendo noi stessi, e non recitare un copione per compiacere una determinata scena  magari basata più su principi e proibizioni varie anziché riconoscere il valore della musica in sé.
Cosa pensi manchi ancora alla vostra musica e quanto ritieni importante l"immagine per un gruppo come il vostro ?
(Max) La nostra immagine è l’esatta riproposizione di quello che siamo noi dentro e di quello che vogliamo esprimere in un determinato momento, essendo assolutamente consapevoli del potere che l’estetica emana ed impone, se vuoi. E’ una componente importantissima, che dà ulteriore colore all’intero ‘prodotto’. Un distinguo. E soprattutto per coloro i quali non conoscono ancora la tua musica e si interessano a te magari perché una tua foto li ha stuzzicati per bene. Lo so perché spesso anche a me succede. L’impatto estetico deve avere il potere di instaurare una certa confidenza, un feeling. Cosa manca alla nostra musica? Penso sarà il prossimo album a dirci cosa ci manca oggi.
Chi ha curato artwork e fashion design ?
(N0emi) Mi occupo da sempre io del lato visuale degli Helalyn Flowers, sia per quanto riguarda l’artwork che sito internet, photosessions, fashion design e make up. E’ il mio lavoro, parallelamente alla band, e ci resta quindi molto naturale avere sempre un’immagine curata che sia in linea con il nostro sound.
Come vivete il rapporto/confronto con gli australiani Angelspit ? Quali sono i punti in comune e quali invece le contraddizioni più evidenti ?
(Max) Ad essere onesto, non sapevamo di vivere un confronto con gli Angelspit. Penso che l’unica caratteristica comune che si può riscontrare è che siamo entrambi duo m/f! Il resto è fatto di differenze sin troppo evidenti. Penso siano un’ottima band ed il loro remix della nostra ‘E-Race Generation’ su ‘Plaestik’ è tra quelli di cui siamo più fieri in assoluto. Ci sarebbe una bella lista di gente con cui vorremmo finalmente collaborare, tra band come Apoptygma Berzerk, Pain o Gary Numan, le cui voci si adatterebbero a meraviglia a quella di N0emi per duetti e partecipazioni, produttori/musicisti come Ross Robinson, Peter Tagtgren, Jonathan Davis, Billy Corgan, Terry Date e registi/fotografi come Floria Sigismondi, Chris Cunningham o David Lachappelle. Qualcuno pensa che ci piace sognare? Ebbene sì, noi amiamo sognare e a quanto pare una piccola parte dei nostri sogni si stanno già avverando.
Pensi che un gruppo come il vostro che si muove in ambito elettronico e fetish abbia meno difficoltà di farsi notare all"estero rispetto a esponenti della scena alternative o metal ?
(Max) Mi dispiace, ma non ci siamo mai mossi in ambiti né fetish né prettamente elettronici. Nel caso ci fosse ancora dubbi, allora ‘A Voluntary Coincidence’ li spazzerà via tutti. E si inserirà automaticamente da solo in determinati ambienti e scene, come quella alternative/metal o più ampiamente rock/wave alle quali ci sentiamo di gran lunga più vicini.

Helalyn Flowers
From Italia

Discography
A Voluntary Coincidence (2007)
Stitches Of Eden (2009)
White Me In Black Me Out (2013)
Sonic Foundation (2016)
Nyctophilia (2018)
Àiresis (2021)