-Core
The 69 Eyes
Finlandia
Pubblicato il 17/02/2013 da Emanuele Biani

I 69 eyes e l'Italia sono sempre stati molto legati, siete contenti di essere tornati a trovarci?
E' vero, il nostro legame con l'Italia è molto particolare. Se escludiamo qualche data estemporanea in Inghilterra ad inizio carriera, questo è stato praticamente il primo paese dove abbiamo organizzato un tour fuori dalla Finlandia. E' difficile parlare dei pregi italiani senza scadere un po' nella retorica ma se stasera siamo in grave ritardo sull'orario previsto per l'inizio del concerto è proprio perché adoriamo la compagnia della gente che vive qui e, soprattutto, andiamo pazzi per la vostra cucina. Scherzi a parte è sempre un piacere fare tanta strada anche per venire a suonare in locali piccoli come questo, l'atmosfera intima ed allo stesso tempo partecipe che viene a crearsi nei club è la dimensione ideale per dei vampiri assetati di energia vitale come noi. In Italia abbiamo provato l'esperienza di suonare come headliner, ma anche di supporto a gruppi dal sound decisamente diverso dal nostro come gli Hardcore Superstar o i Crashdiet, ed in entrambi i casi il pubblico ci ha regalato un calore indimenticabile, dimostrando grande attenzione alla musica e non risparmiandosi nell'acquisto del merchandising, aspetto molto importante per una band del nostro livello.

E' buffo sentirti parlare in questi termini, ho sempre pensato che non foste interessati più di tanto alle vendite.
Cosa devo dirti, anche l'animale più selvaggio deve adattarsi all'ambiente circostante. Oggi è impensabile imbastire un tour in Paesi dove la band non ottiene i riscontri commerciali minimi per coprire le spese in prospettiva. Mi dispiace soprattutto per quegli amici sudamericani che sui social network ci implorano di suonare dalle loro parti, ma finché in nazioni densamente popolate come Argentina e Brasile continueremo a vendere poche migliaia di copie purtroppo c'è poco da fare.

Possiamo affermare che il proverbiale pragmatismo finnico abbia finalmente fatto breccia nei vostri cuori di goth rockers?
Lo so, magari questi ragionamenti possono sembrare troppo freddi e calcolati, ma anche volendo guardare al lato romantico della questione, trovo sia più giusto premiare la fedeltà di quei fan che dimostrano attaccamento ai nostri dischi, piuttosto che scaricarli illegalmente. Voglio dire, il Giappone è ancora più lontano del Sudamerica, eppure ogni nostro tour vi ha sempre fatto diverse tappe, un motivo dovrà ben esserci.

C'è stato un periodo in cui, di riflesso agli H.I.M., eravate entrati nell'entourage di Jackass e MTV, ponendo le basi per un successo su vasta scala. Poi cos'è andato storto?
Nulla, è evidente che non doveva succedere. Il successo per noi è un concetto molto semplice ovvero poter dedicare la nostra vita alla musica, incidere nuovi album ed organizzare tour fintanto che questo ci appagherà dal punto di vista artistico e personale. Le nostre recenti scelte lo dimostrano, nel periodo di tempo tra la fine del tour di 'Back In Blood' e l'uscita dell'ultimo album abbiamo cambiato etichetta e management, ridimensionando ogni decisione sui 69 Eyes esclusivamente all'aspetto musicale e lasciando cadere tanti voli pindarici sulla conquista degli Stati Uniti o simili sciocchezze.

E' stato difficile circondarsi di collaboratori che condividessero le vostre intenzioni?
Al contrario, è stata la cosa più semplice del mondo. Abbiamo conosciuto le persone con cui lavoriamo lungo trent'anni di carriera ed oggi ce le teniamo strette. Questi ragazzi sono concentrati sull'unico obiettivo di far esprimere la band al meglio delle sue capacità, dal tour manager che hai già conosciuto all'autore della copertina di 'X', fino ad arrivare al regista che ha girato i video di 'Red' e 'Borderline'. Ormai fanno tutti parte della nostra particolare famiglia Addams.

Un discorso a parte merita il team On The Verge, che ha curato la produzione artistica di 'X', sconfinando addirittura nel songwriting di alcuni brani.
La professionalità dei ragazzi del team, padroni di casa dello studio svedese dove abbiamo registrato lo scorso anno, è stata addirittura imbarazzante e speriamo di tornare a lavorare con loro in futuro. Ti assicuro che il processo creativo di un nostro album non è mai stato così spontaneo e rilassato. Anche in questo caso, si tratta di una collaborazione nata in maniera naturale e sviluppata magari a distanza di dieci anni rispetto ai contatti iniziali, ma proprio per l'assenza di qualsiasi forzatura e pressione esterna, siamo convinti di avere raccolto i frutti solo quando erano davvero maturi.

Prima accennavi al tour con Hardcore Superstar e Crashdiet, a mio avviso due band che potrebbero imparare molto dall'urgenza street/sleazy dei vostri primi tre album. Sarà mai possibile un vostro ritorno a quelle sonorità?
Nella vita mai dire mai, però in questo momento potrei escluderlo nel modo più assoluto. Vedi, molti dei nostri detrattori sostengono che la svolta goth'n'roll dei 69 Eyes sia stata una scelta commerciale, ma basterebbero i dati di vendita per smentire queste insinuazioni. Il fatto è che tutti i membri della band sono passati attraverso un percorso di maturazione per molti aspetti irreversibile, proprio perché causato da ferite di cui possiamo vedere ogni giorno le cicatrici. In alcuni episodi del precedente album avevamo trovato una sorta di equilibrio tra l'anima oscura della band e le tentazioni da Hollywood party che, inevitabilmente, coinvolgono chiunque faccia il nostro mestiere a Los Angeles. Poi, quando due anni fa ho rotto con la mia fidanzata storica, alcuni di quei testi ambigui e perversi mi sono sembrati soltanto ingenui e vuoti.

In effetti, nonostante 'X' sia un album decisamente più melodico e disteso, in un certo senso l'ho trovato molto meno commerciale di 'Back In Blood'.
Forse perché l'ispirazione che viene dal cuore è sempre più profonda di quella che viene da in mezzo alle gambe.

(parole di Jyrki 69)

The 69 Eyes
From Finlandia

Discography
Bump 'n' Grind (1992)
Motor City Resurrection (1994)
Savage Garden (1995)
Wrap Your Troubles in Dreams (1997)
Wasting the Dawn (1999)
Blessed Be (2000)
Paris Kills (2002)
Devils (2004)
Angels (2007)
Back in Blood (2009)
X (2012)
Universal Monsters (2016)
West End (2019)
Death Of Darkness (2023)