-Core
Moonspell
Portogallo
Pubblicato il 09/02/2007 da Lorenzo Becciani

Siete tornati a lavorare con Waldemar Sorychta che aveva prodotto i vostri più grandi successi ("Wolfheart", "Irreligious" e "Sin/Pecado"). Un altro segno di un deciso ritorno alle origini ?
Waldemar è cambiato molto in questi anni. A quei tempi lo avevamo scelto perché aveva prodotto tutti i dischi che amavamo di più in quel periodo come ‘Wildhoney’ dei Tiamat. A un certo punto non potevamo più lavorare con lui, non solo perché erano sorti dei problemi personali e di dialogo ma soprattutto perché ci avrebbe impedito di evolverci come volevamo. In questi anni ci siamo incontrati diverse volte e dopo ‘Antidote’ avevamo deciso che fosse la persona giusta per la pre-produzione dell’album in quanto nessuno come lui conosce il nostro modo di comporre. Lavorando alla struttura iniziale delle canzoni ci siamo resi conto che il tempo passava senza accorgersene e la scelta è venuta da sé. Con il passare dei giorni è rinato il feeling di un tempo e ascoltando adesso "Memorial" credo che non avremmo potuto indirizzarci meglio. Non so dirti se siamo tornati alle origini. In realtà penso che "Memorial" abbia due anime ben distinte che si fronteggiano tra loro come il bene e il male. Canzoni come "Finisterra", "Memento Mori" e "Luna" vanno a rappresentare un po" tutto lo spettro sonoro nel quale ci siamo mossi in tutti questi anni dimostrando che ogni nostra direzione è stata presa perchè sentita fortemente al nostro interno e non per seguire particolari trend o momenti propizi. Musicalmente è un disco che si pone a metà tra classici come ‘Irreligious’ e ‘Sin/Pecado’. Soprattutto che riscopre la rabbia e l’arcana violenza dei Moonspell senza impedire soluzioni diverse e sperimentali. La migliore risposta possibile a coloro che ci davano per spacciati.
Hai citato "Luna" che non fatico a descrivere come uno dei punti più alti di sempre per i Moonspell..
"Luna" è come una donna che ami e dalla quale non riesci a separarti. Quando di notte volgi lo sguardo al cielo e ti chiedi cosa ne sarà delle tue membra lei ti risponde e ti consola. Il testo si muove su uno scenario romantico ma tremendamente reale e crudo.
Ci sono gruppi come Tiamat, Katatonia e Paradise Lost che hanno provato la sensazione di non riuscire a evolvere ulteriormente la propria musica. Alcuni di loro si sono persi, altri una volta subito il tracollo hanno recuperato terreno ripartendo dal passato. E" successa la stessa cosa anche ai Moonspell ?
Non direi. La nostra carriera dopo "Irreligious" è sempre stata contraddistinta da cambiamenti, alcuni anche sostanziali. Ci è sempre piaciuto spiazzare pubblico e addetti ai lavori e questo credo che sia dovuto principalmente al fatto che provenendo dal Portogallo sappiamo quanto è duro emergere e pubblicare anche solo un disco. Certi gruppi non si possono permettere due dischi e noi abbiamo sempre seguito tale mentalità. E" evidente che ascoltando "The Butterfly Effect" e "Memorial" o "Irreligious" le differenze emergono immediatamente e fanno parte anche del fascino della musica.  Con le band che hai citato ci sono stati molti intrecci in passato, molte occasioni per confrontarci e comprendere le rispettive evoluzioni guidati da una sincera stima reciproca. Nella vita credo che la capacità di confrontarsi sia uno degli aspetti più importanti.
Dopo l"esperienza di "Sin/Pecado" pubblicherete mai un album completamente dark wave ?
Posso risponderti che sicuramente non pubblicheremo mai un altro disco uguale a "Sin/Pecado" o a qualunque altro album della nostra carriera. Ripeterci non è proprio nelle nostre corde e trovo che sarebbe stupido e infantile. Amiamo ogni capitolo della nostra storia per quello che ha rappresentato e per le storie che nasconde.
Quindi non avete nessun rimpianto nell"avere pubblicato "The Butterfly Effect" ? Ascoltando i dischi successivi potrebbe sembrare che abbiate quasi voluto allontanarvene..
"The Butterfly Effect" è un sogno che eravamo riusciti a fissare nella nostra mente e siamo ancora orgogliosi di averlo materializzato in forma di canzoni. Successivamente abbiamo sentito l"esigenza di riappropiarci della nostra creatività senza alcun condizionamento o regola. In questo modo siamo tornati a scrivere anche parti molto dure e pesanti ma non c"è mai stata nessuna scelta precisa in questo se non appunto il lasciarsi guidare liberamente dalle proprie idee. Non siamo un gruppo commerciale che deve tenere conto a qualcuno di vendite o singoli e anche in passato quando qualcuno ha cercato di darci una certa immagine abbiamo fatto di  tutto per sbarazzarcene. Non perchè non ci piacesse ma perchè non vogliamo che nessuno interferisca in alcun modo con la nostra arte.
Il tuo approccio nella stesura dei testi per i Moonspell è lo stesso di quando scrivi poesie per i tuoi libri ?
Ho passato molti anni a separare i due aspetti forse perchè ero geloso della mia passione per la scrittura e non la volevo inconsciamente condividere con altri. Adesso non riesco a distinguere il mio ruolo nei Moonspell da quello di scrittore. E" la mia vena oscura e decadente che negli anni è emersa in modo sempre più forte e pressante guidandomi nei percorsi narrativi, visuali o sonori di volta in volta intrapresi. Tutte le persone con cui ho avuto modo di collaborare in questi anni mi hanno aiutato a dilatare le mie conoscenze e percezioni artistiche sia come musicista che come scrittore.
Come vivi adesso il tuo rapporto con la religione ?
Il mio rapporto con tutto quello che riguarda la religione è sempre stato di amore e odio. Sono attratto ma allo stesso tempo ho timore di tutta la morbosità che circonda l"istituzione ecclesiastica e l"utilizzo che i sacerdoti fanno della loro funzione. Come tanti altri temi la religione è il modo di affrontarla e combatterla è parte di "Memorial" come testimonianza di dolore e sofferenza. "At The Image Of Pain" è una riflessione sul rapporto tra le tipologie di pensiero e reazioni che possono scaturire da ferite del genere.
Recentemente hai collaborato alla colonna sonora di "I"ll See You In My Dreams" e sono a conoscenza della tua passione per l"horror. Hai visto "The Devil"s Rejects" di Rob Zombie ? Che relazione pensi ci sia tra musica e horror movies ?
Come per tutto quello che concerne l"arte visuale che sia cinematografica, teatrale ma anche pittorica o fotografica la musica è un accompagnamento decisivo a rafforzare idee e sensazioni che a volte sono troppo labili per non svanire in fretta. "I"ll See In My Dreams" è un ottimo film ma "The Devil"s Rejects" è veramente fantastico. Trovo che Rob Zombie abbia realizzato un vero masterpiece e sono curioso di vedere come porterà avanti la saga di "Helloween". In realtà non amo molto andare al cinema e odio le grandi produzioni che ritengo squallide e terribilmente noiose.

(parole di Fernando Ribeiro)

Moonspell
From Portogallo

Discography
Wolfheart (1995)
Irreligious (1996)
Sin/Pecado (1998)
The Butterfly Effect (1999)
Darkness and Hope (2001)
The Antidote (2003)
Memorial (2006)
Under Satanae (2007)
Night Eternal (2008)
Alpha Noir - Omega White (2012)
Extinct (2015)
1755 (2017)
Hermitage (2021)