-Core
Barren Earth
Finlandia
Pubblicato il 25/02/2012 da Lorenzo Becciani
Quando è nata l'idea di dare vita a questo progetto?
E' stato il nostro bassista, Olli-Pekka Laine, a spingere per la realizzazione del progetto ma anche se ci siamo formati cinque anni fa circa l'idea era sicuramente precedente. 
 
Cosa ricordi delle registrazioni di 'Our Twilight'? 
Metà del disco consiste di vecchie canzoni. Sono state registrate velocemente nell'estate del 2008. L'altra metà fa parte delle stesse sessioni di 'The Curse Of The Red River' e ha necessitato un impegno maggiore. Questo ha comportato anche maggiore soddisfazione una volta ultimato il processo. 
 
Che rapporto avete con il Diavolo? 
Per quello che ne so nessuno..
 
Come avete scelto un titolo del genere?
Non è semplice scegliere il titolo giusto e abbiamo chiesto alla label qualche suggerimento. Ci hanno inviato una lista di potenziali titoli e tra questi ci ha colpito 'The Devil's Resolve'. Personalmente non lo amo troppo ma è stato votato a maggioranza dal resto del gruppo. 
 
Possiamo considerare 'The Devil's Resolve' come il punto più alto raggiunto dai Barren Earth? 
Sì, senza dubbio..
 
Quanto tempo avete impiegato a comporre e registrare il materiale? 
Le registrazioni sono durate circa due settimane e mezzo ma alcuni brani erano vecchi di diciotto mesi. 
 
Cosa avete chiesto a Dan Swano in termini di mixaggio?
Ama le batterie triggerate ma noi desideravamo un suono naturale per le percussioni e quindi al momento di mixare ha seguito il nostro volere. Sono stati presi in considerazione anche altri dettagli e alla fine ci siamo trovati con diverse versioni dalla quale è scaturita quella finale. E' stato difficile trovare il giusto bilanciamento ma era successo anche in precedenza e ci siamo abituati.  
 
Nella bio sheet si parla di riff brutali, growls decadenti, melodie sontuose e passaggi prog. C'è qualcos'altro di cui dobbiamo parlare?
Certamente, delle cornamuse eh eh...
 
Quali sono le differenze principali tra questo album e 'The Curse Of The Red River'?
Siamo più compatti come band e abbiamo imparato a sfruttare meglio la nostra abilità come musicisti. Il talento di ognuno di noi adesso è visto in un contesto di insieme. Il nuovo album è inoltre più eclettico. Ci sono influenze più varie. Quello che era heavy e brutale nel disco precedente ora lo è ancora di più ma ci sono anche elementi prog e strutture elaborate. Abbiamo cercato di procedere verso gli estremi del nostro suono e penso che ci siamo riusciti. 
 
Prova a recensire 'The Rains Begin' e 'The Dead Exiles' per i nostri lettori...
'The Rains Begin' – E' un'interessante combinazione tra pop, prog, death e folk metal. Inizia con una chitarra doom e mega-disorta in cinque ottavi e spicca il volo con una melodia folk. La parte melodica ha subito diverse armonizzazioni ed è molto curato nelle voci. Il giusto preludio al coro che è veramente imponente. All'interno del brano puoi trovare frammenti black metal e parti di Hammond. 
'The Dead Exiles' – La sezione di apertura coincide con il momento più heavy della nostra storia. Il growl di Mikko è davvero brutale e allo stesso tempo richiama la memoria di Peter Steele. In seguito il brano subisce una consistente accelerazione ma rimane violento. 
 
Come giudichi gli ultimi dischi di Amorphis e Swallow The Sun?
Ad essere sincero non li ho ascoltati. A parte qualche canzone non ascolto gli Amorphis da 'Tuonela' ed è stata una decisione consapevole maturata dopo la nascita dei Barren Earth. Penso che sia normale il paragone visto che Olli-Pekka Laine faceva parte della band ma proprio per questo non vogliamo ascoltare il loro materiale evitando in questo modo di rimanere influenzati. Premesso questo ci siamo divertiti un sacco a suonare insieme nell'anniversario dei loro vent'anni. Per quanto concerne gli Swallow The Sun li conosciamo bene ma di recente li abbiamo soltanto visti dal vivo. Li trovo eccellenti. 
 
Siete influenzati da alcune prog band degli anni settanta? 
Te ne potre citare moltissime. Tra queste sicuramente Yes, Emerson Lake & Palmer, Gentle Giant, King Crimson, Camel, Caravan e Van Der Graaf Generator.  
 
Come è nata la collaborazione con Mattias Lillmans e Jaakko Lemmetty? 
L'idea di chiamare Mattias è nata durante il tour americano con i Finntroll dello scorso anno. Condividevamo il fumo e il bus. Jaakko è entrato in gioco quando c'è stato bisogno di trovare qualcuno che suonasse le cornamuse. 'As It Written' si intitolava in origine 'Scotland' a causa delle forti reminiscenze scozzesi della melodia. Il nostro batterista lo conosceva per avere suonato più volte con i Moonsorrow di supporto ai Korpiklaani e gli ha proposto di collaborare. 
 
(parole di Kasper Mårtenson) 
Barren Earth
From Finlandia

Discography
2010 – Curse of the Red River
2012 – The Devil's Resolve
2015 – On Lonely Towers
2018 – A Complex of Cages