-Core
Amplifier
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Pubblicato il 19/10/2006 da Lorenzo Becciani

"I"d be high above the mountaintops, I"d be deep beneath the ocean blue, I"d be far across the universe, dripping in ecstasy". Leggendo un testo del genere verrebbe da pensare che "Insider" è ancora più acido del vostro debutto..
Odio parlare in questi termini perchè lo fanno tutti ma credo fortemente che "Insider" superi il nostro primo disco sotto tutti gli aspetti. Il motivo risiede sopratutto nel fatto che le canzoni del debutto sono molto vecchie e hanno subito diversi cambiamenti nella loro storia prima di essere pubblicate. Sono nate in modo spontaneo e poi strutturate diversamente a seconda delle esigenze. In questo caso invece abbiamo seguito un approccio totalmente opposto. "Insider" infatti nasce come un concept visuale e sonoro nella nostra mente prima ancora che suonassimo le prime note o scrivessimo le prime liriche. Una volta pensato, studiato e immaginato come doveva essere il disco abbiamo dovuto renderlo realtà. Una sfida improba che ha minato la nostra tranquillità emotiva e reso tutto più difficile. Te lo confesso più volte abbiamo pensato di rinunciare tanto era arduo il compito che ci eravamo prefissati.
Il sole nero a tredici punte immortalato sulla copertina del disco appare come evidente metafora di un album dove le parti oscure e claustrofobiche
In effetti è un disco che ha molti più lati oscuri. Non so spiegarne il motivo ma posso confessarti che accorgendomi di questo cambiamento ho provato un piacere sadico come se provassi godimento nel trasmettere agli altri i sentimenti cupi che erano in me. La differenza maggiore tra "Insider" e il primo disco è proprio questa. Mentre scrivevo le canzoni ero consapevole di quello che stava nascendo al contrario di qualche anno fa quando era tutto più libero e senza pressioni.
Lavorare con Steve Lyon e Chris Sheldon ha creato dei problemi ?
Forse all"inizio. Ci dovevamo studiare ancora e capire reciprocamente. Steve è un mio amico da tanti anni e fa il produttore da trent"anni. Nonostante l"amicizia ero in soggezione a lavorare con lui. Sinceramente non sono un tipo che ama condividere idee e sensazioni quindi ho difficoltà a intregrarmi subito con chi vuole dire la sua su un mio progetto o una mia canzone. D"altra parte curo sia l"aspetto lirico, che quello compositivo e pure gli arrangiamenti quindi trovo che sia indispensabile la presenza di qualcuno che mi dica dove sbaglio e mi dia suggerimenti in merito.
Perchè hai scelto di pubblicare un ep così fuorviante rispetto al primo album ? Non pensi che possa avere allontanato una parte delle persone che avevano amato il vostro debutto ?
E" una domanda che ci hanno posto in tanto e alla quale non so rispondere. Come spesso succede il debutto di un gruppo è un disco contenente canzoni che hanno un"età diversa. Alcuni pezzi di quell"album sono molto lontani dalla mia visione della musica di oggi. Quindi intanto c"era l"esigenza molto forte da parte nostra di dimostrare al nostro pubblico quanto sarebbe potuta cambiare la nostra proposta. Allo stesso tempo venivamo da problemi con l"etichetta e volevamo pubblicare a tutti i costi quelle canzoni. Per questi motivi abbiamo scelto di usare la formula dell"ep.
Sei uno dei pochissimi artisti che ha preferito fuggire da Londra e tornare a Manchester..
Lo so perfettamente e me ne vanto. Potrei elencarti mille motivi per cui Manchester è meglio di Londra. Giuro finiresti le pagine del tuo giornale. Manchester è una città solo apparentemente normale. In realtà qui vive la gente più folle di tutta l"Inghilterra. Dai locali alle scene alle quali puoi assistere per strada. La scena musicale fa schifo solo perchè tutti sono impegnati a guardare la televisione e bere a dismisura ma Londra è finzione pura, consumismo, banalità su banalità che si ripetono in dischi tutti uguali l"uno all"altro. Non c"è modo di dimostrare il proprio talento o la propria creatività se non abbassandosi a stupide regole dittatoriali che non hanno niente a che vedere con la musica e la procreazione artistica. L"odore che senti a Manchester sai con certezza che proviene dalle fabbriche, quando esci dalla metropolitana a Londra non sai mai cosa potrebbe accaderti nei seguenti trenta secondi. Forse è proprio quella variabile impazzita che renderebbe la mia vita ancora più disastrata che non mi piace. Forse perchè le sale prove costano la metà qui a Manchester. Forse perchè ci vive la mia ragazza..
E" proprio lei che ti ha ispirato il titolo del pezzo finale "Map Of An Imaginary Place" giusto ?
Proprio così. Stavo scrivendo quella canzone quando si è avvicinata lei dicendomi che tra tutti i pezzi che aveva ascoltato del disco quello era senza dubbio il meno classificabile. Una specie di mappa nella quale confluivano differenti sensazioni e stili non immediatamente comprensibili. Ho deciso di metterlo alla fine del disco perchè credo formi un curioso parallelo con "Gustav"s Arrival". Entrambe descrivono sogni e incertezze e hanno rimandi a pensieri non necessariamente collegati tra loro. Ho pensato che "racchiudere" l"album tra queste due canzoni infondesse un maggiore senso di libertà.
Con questo album le tue visioni progressive sono emerse in tutta la loro grandezza. E" stata un"evoluzione naturale o una scelta precisa ?
In realtà sono cambiato molto dentro sia come persona che come musicista. Il primo album a mio avviso era più psichedelico e lento. "Insider" invece è più rock con parti atmosferiche diverse tra loro e in generale tanti mood differenti in modo da potere proporre un set più vario anche dal vivo. Sono sempre stato affascinato dalla musica progressive e col passare del tempo queste influenze stanno diventando determinandi. La gente tende molto ad avvinarci ai Tool ma non credo ci siano somiglianze tanto evidenti.

(parole di Sel Balamir)

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Discography
2004 Amplifier
2005 The Astronaut Dismantles HAL
2006 Insider
2011 The Octopus
2013 Echo Street
2014 Mystoria