-Core
Exodus
USA
Pubblicato il 27/12/2021 da Lorenzo Becciani

A chi vi riferite con un titolo come ‘Persona Non Grata’?
Non c’è un riferimento preciso ma sono sicuro che ognuno di noi ha avuto tante persone sgradite nella propria vita.

Magari anche nel music business..
Sì, certo...

Quali sono i tuoi migliori amici nell’ambiente?
Ho tanti amici. Soprattutto in band come Testament, Death Angel, Hatebreed, Suicidal Tendencies e Obituary. Anche i ragazzi di Megadeth, Anthrax, Slayer e Metallica. Ogni tanto ci vediamo. 

Perché abbiamo dovuto aspettare addirittura sette anni da ‘Blood In, Blood Out’?
É molto semplice. Perché il songwriting ha necessitato tanto tempo. In carriera non ci siamo mai fissati dei limiti di tempo ma abbiamo sempre cercato di raggiungere la massima qualità ed è per questo che tanta gente ci ascolta ancora. Ci siamo trovati insieme tra le montagne del Nord-Est California, esattamente a Lake Almanor, e abbiamo provato insieme le canzoni per poi registrarle nel Settembre-Ottobre dello scorso anno. L’album è stato mixato a Gennaio e poi, vista la pandemia, abbiamo atteso qualche mese in più prima di pubblicarlo nella speranza di poterlo promuovere al meglio. 

Il processo è stato reso più difficile dalla pandemia?
No, affatto. Al contrario ci ha dato più tempo per lavorare sui dettagli e, non potendo andare in tour, non siamo stati distratti da niente. Abbiamo ascoltato molto le canzoni e le abbiamo registrate solo quando eravamo sicuri al mille per mille che fossero quello che volevano ascoltare i nostri fan. ‘Persona Non Grata’ è il nostro album più heavy di sempre! Non ho dubbi su questo. Quando ho lasciato gli Exodus non pensavo che dopo tanti anni sarebbero stati ancora ai vertici e invece siamo qui, scriviamo e registriamo musica che alle persone piace e vogliamo costantemente migliorarci. 

Anche l’artwork è molto aggressivo. Cosa vedi nell’immagine?
È una copertina grandiosa e credo che per la prima volta nella storia degli Exodus la copertina si combini perfettamente con la musica. 
 
Quali sono le tue tracce preferite?
Senza dubbio ‘Prescribing Horror’ e ‘Lunatic-Liar-Lord’ perché sono pervase da un groove insano. Dobbiamo ringraziare ancora una volta Andy Sneap perché ha fatto un lavoro incredibile. È il nostro produttore dai tempi di ‘Temple Of The Dead’ e ci fidiamo ciecamente di lui. 

Oltre che dai classici avete preso ispirazione anche da qualche band moderna?
I miei figli ascoltano musica moderna e alcune band sono davvero buone. Basti pensare ai Power Trip. In alcuni frangenti del disco ci sono riferimenti a sonorità che non fanno parte del thrash classico. Il coro di ‘The Years Of Death And Dying’ per esempio ricorda gli At The Gates o comunque lo swedish sound. 

Come sta Tom Hunting?
Quando ha registrato il disco stava bene ed infatti potete sentirlo con le vostre orecchie. Sembrava posseduto! Dopo quello che gli è successo a Dicembre-Gennaio, adesso è pulito e ha recuperato le forze. Lo scorso mese si è esibito con noi ad un festival a Sacramento ed è stato superbo. In queste settimane stiamo cercando di capire se sarà possibile organizzare un tour europeo nei prossimi mesi. Non vediamo l’ora di prendere l’aereo e venire in Italia perché ci avete sempre accolto alla grande. 
 
(parole di Steve “Zetro” Souza) 
 
 

Exodus
From USA

Discography
1985 ? Bonded by Blood
1987 ? Pleasures of the Flesh
1988 ? Fabulous Disaster
1990 ? Impact Is Imminent
1992 ? Force of Habit
2004 ? Tempo of the Damned
2005 ? Shovel Headed Kill Machine
2007 ? The Atrocity Exhibition... Exhibit A
2008 ? Let There be Blood
2010 ? Exhibit B: The Human Condition
2014 ? Blood In, Blood Out