-Core
White Stones
Svezia
Pubblicato il 28/08/2021 da Lorenzo Becciani

Quando hai cominciato a scrivere le nuove canzoni? 
Più o meno quando è uscito ‘Kuarahy’ ed è partito il lockdown. É stato un periodo decisamente paradossale perché ho dovuto attenermi alle norme restrittive ma ho avuto anche tempo di dedicarmi a ciò che amo maggiormente ovvero comporre. Il nuovo album riflette i sentimenti che ho provato durante l’isolamento e quindi disperazione, senso di soffocamento e apatia. 

Titoli come ‘New Age Of Dark’ sono alquanto esplicativi in tal senso.
Credo non ci voglia molto a capire che il genere umano ha intrapreso una strada di non ritorno. Non è solo questione di pandemia. Anche l’inquinamento ambientale è ormai un problema enorme. 

Dove si sono svolte le registrazioni?
Abbiamo registrato anche questa volta ai Farm Of Sound Studios di Barcellona. Essendo lo studio del nostro cantante, è stato molto più semplice operare anche quando la situazione non era tornata alla normalità. Inoltre ero rimasto molto soddisfatto del suono di ‘Kuarahy’ e quindi non c’era motivo di cambiare. 

A livelli di produzione e mixaggio avete cambiato qualcosa?
La fase in cui abbiamo forgiato maggiormente il suono di ‘Dancing Into Oblivion’ è stata quella di pre-produzione. Stavolta abbiamo ragionato di più come band mantenendo comunque elevato il grado di sperimentazione. Il mixaggio ed il mastering sono stati curati da Jaime Gómez Arellano agli Orgone Studios e non potevamo chiedere di meglio. 

Vuoi parlarci della line-up che ha registrato l’album?
Eloi Boucherie è un amico da diversi anni. Oltre ad essere un ottimo cantante è molto bravo nella stesura dei testi e nella costruzione degli arrangiamenti. Le parti soliste di chitarra sono state registrate da Joao Sassetti che sarà con noi anche in tour. Vive in Portogallo e di conseguenza non ha potuto raggiungerci in studio a Barcellona ma è riuscito lo stesso a portare a termine il compito senza intoppi. Alla batteria abbiamo invece  Joan Carles Marí Tur dei Face The Maybe. Sono molto orgoglioso dei miei compagni di avventura perché in questo anno e mezzo non è stato affatto semplice organizzarci e fare in modo che l’album venisse fuori come l’avevamo pensato. Nel complesso il suono è molto grezzo e organico. Più estremo per certi versi. 

Ci sono delle band in particolare che hanno influenzato il disco?
Non sono un musicista o un appassionato di musica ottuso. Cerco sempre di ascoltare nuova musica e aggiornarmi sotto tutti i punti di vista. Però, se devo essere sincero, negli ultimi anni sono stato colpito da poche band giovani e le influenze più rilevanti sono rappresentate da formazioni della vecchia guardia come Deicide, Morbid Angel oppure i primi Opeth. Anche se è difficile da percepire ascoltando la traccia, ‘Chain Of Command’ è stata influenzata da John Coltrane, che ho ascoltato molto nel periodo in cui ho iniziato a comporre il materiale. É una canzone oscura e malinconica. 

Il video vi vede suonare insieme con una tetra figura monastica che danza in modo ambiguo..
Abbiamo pensato fosse perfetta per descrivere l’atmosfera che regna nel disco. Il video è stato realizzato da una compagnia di Barcellona che si chiama Visual Noise e ha curato in passato i video di realtà interessanti come Foscor e Graveyard. 

Come riuscirai a conciliare i White Stones con gli Opeth quando l’attività live verrà ripristinata del tutto?
Non sarà semplice perché sarò molto impegnato con gli Opeth, ma farò di tutto per organizzare almeno un piccolo tour per promuovere questo progetto in cui credo molto. All’inizio non avevo la minima intenzione di formare una band. L’intenzione era semplicemente quella di scrivere musica per me stesso e pubblicare al massimo un vinile per gli amici. In questi due anni è cambiato tutto e adesso mi piace considerare i White Stones come una band a tutti gli effetti. Abbiamo due album alle spalle e ho qualche idea da parte per il terzo, nella speranza di potere suonare presto dal vivo e capire quale tipo di pubblico potremmo avere in futuro. 

(parole di Martin Méndez) 
  

White Stones
From Svezia

Discography
Kuarahy - 2020
Dancing Into Oblivion - 2021