-Core
Thyrfing
Svezia
Pubblicato il 21/08/2021 da Lorenzo Becciani

Qual è il segreto dietro il riff viking metal perfetto?
É difficile da descriverlo in parole. Se ci fosse una formula segreta sarebbe facile. Dal punto di vista di chitarrista posso dirti che non conta tanto la tecnica quanto piuttosto la semplicità. Contano il groove, le atmosfere e le emozioni che si riescono a trasmettere.

Te lo chiedo perché avete impiegato otto anni per tornare nei negozi quindi immagino che in tutto questo tempo di riff ne abbiate composti parecchi. È stato difficile scegliere?
Posso dirti che forse ‘Vanagandr’ è l’album in cui ho seguito meno l’aspetto dei riff e mi sono al contrario occupato della visione più completa e della struttura delle canzoni. Premesso questo la chitarra è sempre molto importante ma la maggior parte del lavoro è stata impiegata nella produzione e nel mixaggio.

Cosa volevate migliorare dopo ‘De Ödeslösa’? 
Personalmente volevo che il nuovo album fosse compatto e risultasse difficile scegliere una o due tracce migliori delle altre. 

Quindi non riesci ad individuare una traccia chiave?
Le due più importanti sono probabilmente le prime due in scaletta. ‘Döp Dem I Eld’ perché rompe il silenzio dopo tanti anni e ripropone i Thyrfing ad alti livelli. ‘Undergångens Länkar’ perché è molto varia dal punto di vista chitarristico e percussivo. Il riff portante avrebbe potuto benissimo essere sul nostro esordio o su ‘Valdr Galga’.  

È sbagliato affermare che quest’album è più vicino a ‘Hels Vite’ rispetto al suo predecessore?
Non saprei dirti. ‘Hels Vite’ era costituito di tanti downtempo ma l’atmosfera era sicuramente molto dark come stavolta. Credo comunque che in ‘Vanagandr’ ci sia qualcosa di tutti i vecchi album. Direi che l'atmosfera generale è sempre quella dei primi lavori, ma abbiamo anche imparato molto in questi anni e siamo progrediti sotto tutti i punti di vista. Abbiamo fatto molta strada nella produzione, nella composizione e negli arrangiamenti. Tanti membri sono cambiati nel corso della nostra carriera ma siamo riusciti a mantenere viva l'idea di base dietro ai Thyrfing. Puoi trovarci le solite liriche legate alla mitologia norrena ma anche qualche pensiero personale su ciò che sta avvenendo. In un paio di pezzi ci siamo lasciati trascinare dall’amore per l’heavy metal in generale. In ‘Träldomsord’ puoi percepire l’influenza degli Iron Maiden per esempio. 

Quanto sono cambiate le canzoni rispetto ai demo originali?
Devo dire molto. Soprattutto in termini di arrangiamenti. Le registrazioni e la produzione sono state seguite direttamente da me assieme a Jakob Herrmann. All’inizio doveva occuparsi soltanto del suono della batteria ma poi si è innamorato del materiale e ha dato un grosso contributo su diversi aspetti. Del mixaggio invece si è occupato Jacob Hansen, che è una leggenda assoluta.

Avete dato alle stampe il vostro esordio nel 1998 quando la scena viking metal era molto differente da quella attuale. Come la giudichi? 
È difficile e mi sono posto la domanda anche io tante volte senza trovare una risposta precisa. Questo perché il viking metal nei primi anni ‘90 era sostanzialmente la musica dei Bathory e poi subito dopo quella degli Enslaved. Ad un certo punto sono arrivate death metal band come Unleashed e Amon Amarth che hanno unito quelle atmosfere e liriche di stampo mitologico alla loro proposta e tutto è cambiato. Credo che, come in tutti i generi del resto, ci sia buona musica e cattiva musica. 

Hai ascoltato qualcosa di interessante di recente?
L’ultimo album che mi ha davvero colpito è stato ‘Nattarvet’ dei Wormwood. Sono appena tornati nei negozi con un altro full lenght ma non ho ancora avuto modo di ascoltarlo. Ho trovato molto buono ‘Firepower’ dei Judas Priest. Almeno quattro-cinque pezzi anche perché faccio fatica ultimamente ad ascoltare dischi interi.

Sei entrato anche te nel mood di Spotify?
In realtà no. Non ho nemmeno una playlist però mi concentro di più sulle singole canzoni. 

Devo confessarti che mio figlio di cinque anni ha visto l’artwork del nuovo album, realizzato da Niklas Sundin, e si è spaventato..
In effetti non è il tipico cane mansueto che ami avere intorno. A parte gli scherzi l’artwork è una componente importante di un album in cui crediamo molto. Non vediamo l’ora di potere suonare le canzoni dal vivo e ci auguriamo che questo momento difficile finisca presto. 

(parole di Patrick Lindgren) 
 

Thyrfing
From Svezia

Discography
Thyrfing (1998)
Valdr Galga (1999)
Urkraft (2000)
Vansinnesvisor (2002)
Farsotstider (2005)
Hels Vite (2008)
De Ödeslösa (2013)
Vanagandr (2021)