-Core
Blutengel
Germania
Pubblicato il 16/07/2021 da Lorenzo Becciani

Prima di tutto vuoi introdurci il concept di ‘Erlösung - The Victory Of Light’?
Non è propriamente un concept album ma è vicino ad esserlo. Quando ho composto le prime tracce ho realizzato che molti testi avevano a che fare con il tema della luce. Non importa che sia il sinonimo dell’uscita dall’oscurità oppure che sia l’ultima luce prima di morire. 

Quando hai cominciato a comporre il nuovo materiale? É stato un processo difficile?
Ho iniziato alla fine del 2019. Una volta completata ‘Damokles’, ho provato nuovi suoni ed a Gennaio 2020 ho dato il via al processo vero e proprio che poi è terminato ad Aprile, ovvero poco prima della deadline.

La produzione è spettacolare! Probabilmente il vostro suono migliore di sempre! Qual era la visione in termine di produzione e mixaggio stavolta?  
Ho fatto tutto da solo stavolta. Per i tre album precedenti avevo invitato un produttore a lavorare con me in studio mentre questa volta ho ottenuto suoni e strutture per conto mio. Henning Verlage ha comunque contribuito alla produzione. Si è assicurato che il suono fosse gigantesco e ha apportato qualche modifica agli effetti. 

Hai usato dei synth particolari in studio?
Compro sempre un nuovo VST synth quando scrivo un nuovo album. Mi serve a prendere ispirazione per i suoni. Per la maggior parte però ho usato dei synth con cui sono familiare da tempo.  

Qual è la traccia chiave a tuo parere? Non per forza la migliore ma la traccia che ha guidato l’intero processo oppure rappresenta il vostro suono al meglio..
Questa è una bella domanda. Direi ‘The Victory Of Light’ perché ci sono liriche in inglese e tedesco, suoni di synth importanti e anche chitarre heavy. Contiene un po’ tutto mentre nel resto dell’album ci sono tracce che contengono un po’ più di qualcosa e meno di altro. 

Quali sono le differenze più significative tra quest’album ed i precedenti?
Forse un maggiore utilizzo di liriche in tedesco ed il fatto che ho prodotto il materiale per conto mio. 

Credi in una sorta di resurrezione dell’ebm, del future pop e della darkwave?
È difficile dirlo. Mi piacerebbe ma credo che sta uscendo poco di nuovo nella scena e questo rende tutto molto noioso. Un sacco di cose suonano uguale alle altre e, senza volere apparire arrogante, credo che diversi anni fa questo tipo di musica fosse molto più innovativo.  
 
Qual è la prima canzone che hai scritto?
Non ricordo bene ma la prima che ho pubblicato è ‘Totes Fleisch’ dei Terminal Choice, che uscì nel 1994.  

Quando hai guadagnato per la prima volta dei soldi con la musica? Ti ricordi quanto? 
Era il 1993 quando ho venduto le prime cassette con i Terminal Choice. Ho guadagnato ben cinque marchi a cassetta!

Qual è stato il momento più imbarazzante on stage?
Una delle nostre ballerine è scivolata sullo strascico del suo vestito e le è uscito il seno ad un festival con oltre venticinquemila persone. E una volta sono montato per sbaglio su un effetto pirotecnico e mi sono quasi bruciato il cazzo. 

Qual è il disco che ti ha cambiato la vita?
‘Goody Two Shoes’ di Adam Ant per via del trucco del tipo. 

Hai avuto altri lavori oltre la musica?
Ho fatto il broker assicurativo ed il rappresentante farmaceutico. Oltre a questo ho pulito i letti degli ospedali perché la musica era molto costosa e avevo sempre bisogno di nuovi synth! 
 
Cosa pensa la tua famiglia della tua carriera?
Sono molto orgogliosi!

Qual è il party più selvaggio a cui hai partecipato? 
Ce ne sono stati tanti. L’ultimo che ricordo è stato il Bad Taste Party al SO 36 di Berlino. Tutti vestiti in maniera divertente e davvero selvaggio.
 
Qual è la cosa più pazza che ha fatto un fan in tuo onore?
Non posso dirlo! 

Che rapporto hai con i social media?
Li odio. Se dovessi tenere in conto Facebook allora un sacco di gente odierebbe i Blutengel ma per fortuna le vendite sono elevate e abbiamo sempre un sacco di fan ai nostri concerti. Personalmente non lo uso. Facciamo solo pubblicità lì, niente di più. E ovviamente YouTube ha fatto in modo che tutti possano ascoltare la mia musica gratuitamente e che i musicisti in generale guadagnino sempre meno soldi di conseguenza. È tutto una benedizione e una maledizione allo stesso tempo. Raggiungiamo un numero maggiore di persone eppure guadagniamo meno. 

(parole di Chris Pohl)
 
 

Blutengel
From Germania

Discography
1999: Child of Glass
2001: Seelenschmerz
2002: Angel Dust
2004: Demon Kiss
2007: Labyrinth
2009: Schwarzes Eis
2011: Tränenherz
2013: Monument
2015: Omen/Save Us
2017: Leitbild
2019: Un:Gött
2021: Erlösung - The Victory Of Light