-Core
Hiraes
Germania
Pubblicato il 13/07/2021 da Lorenzo Becciani

L'universo del melodic death metal è pieno di band. Cosa pensi che gli Hiraes abbiano da offrire di diverso rispetto a tutte le altre?
Cerchiamo di combinare al massimo la velocità esecutiva di batteria e chitarre, in tipico stile swedish, con passaggi lenti, arrangiamenti orchestrali ed un concept unico. Inoltre credo che le vocals di Britta Görtz siano un punto di forza. É una delle migliori cantanti in growl al mondo. 

Cos'è il melodic death per te? Quando hai cominciato ad ascoltarlo? 
A circa quattordici-quindici anni. Sono partito con gli Slipknot ai quali ho via via aggiunto Six Feet Under, Entombed, Amon Amarth. Col passare degli anni mi sono appassionato del lato melodico e ho cominciato ad ascoltare gli At The Gates e gli Insomnium, attualmente la mia band preferita. 

Molti affermano che il genere è finito alla fine degli anni '90..
Capisco il loro punto di vista ma a mio parere il melodic death è un genere fantastico perché permette di trasmettere grandi emozioni oltre che aggressività. Per questo ha ancora senso pubblicare album come il nostro al giorno d'oggi. 

Come è nata la band?
Non voglio scendere in dettagli spiacevoli ma nel 2019 i Dawn Of Disease si sono sciolti ed è stato subito chiaro che tutti e quattro volevamo continuare a parte il cantante. Ci siamo messi alla ricerca di un cantante e abbiamo pensato quasi subito a Britta Görtz, che conoscevamo per l'esperienza nei Cripper e avevamo visto dal vivo con i Critical Mess. Dopo qualche prova insieme siamo rimasti davvero entusiasti e ci siamo concentrati sulla scrittura del materiale. 

Ad inizio recensione ho sottolineato come gli Hiraes non sono solamente i Dawn Of Disease con una donna alla voce. A mio parere vi siete evoluti parecchio e le dinamiche sono enormi.
Sono d'accordo su tutta la linea. Abbiamo aggiunto tanti elementi. Poi è chiaro, ero il principale songwriter dei Dawn Of Disease e lo sono ancora adesso quindi è normale che ci siano delle similitudini. In generale i Dawn Of Disease erano piu' legati allo swedish death old school mentre in questo caso la band è nuova, siamo piu' aperti di mente e vogliamo cogliere tutte le opportunità. Detto questo, l'album è stato scritto e completato nel giro di dieci mesi quindi è nato velocemente ed in maniera istintiva. 

Qual è la traccia chiave?
Sicuramente 'Under Fire' che abbiamo scelto per il primo video. Volevamo presentare Britta ed il nuovo sound al meglio e Black Vision Films ha svolto un grande lavoro. Per gli effetti pirotecnici ci siamo ispirati ai Rammstein. 

Qual era la visione in termini di produzione e mixaggio?
Volevamo il meglio e per questo ci siamo rivolti ad un nome tutelare della scena come Jens Bogren. Le sue produzioni di Arch Enemy, Bloodbath e Amon Amarth parlano per lui. 

Cosa dobbiamo attenderci dal vivo?
Uno show molto potente. Amiamo stare sul palco e fino adesso abbiamo potuto esibirci solamente ad un evento streaming. Stiamo parlando con Napalm, il nostro partner da diversi anni che ha puntato ancora su di noi proprio perché diversi dai Dawn Of Disease, e cercheremo di promuovere nel migliore dei modi questo debut album in cui crediamo molto. I due singoli sono stati accolti molto bene e quindi siamo positivi nonostante la pandemia. 

(parole di Lucas Kerk) 

 

Hiraes
From Germania

Discography
Solitary - 2021