-Core
Varego
Italia
Pubblicato il 12/07/2021 da Lorenzo Becciani

In questi dodici anni di attività la band si è evoluta molto. Vuoi tracciare un percorso dall'inizio fino alla pubblicazione di 'Varego'?
La band è partita con cinque elementi. All'inizio mancava la voce e poi sono capitato io e siamo andati avanti con la composizione del primo album. 'Tumultum' ha avuto una gestazione abbastanza lunga ma un po' tutte le band devono assestarsi quando cominciano la loro carriera. Poco dopo abbiamo dato alle stampe l'EP 'Blindness Of The Sun' e la novità principale è stata la presenza di due bassi. Il nostro bassista ci aveva già comunicato l'intenzione di trasferirsi in Thailandia, cosa che poi ha fatto, e così siamo rimasti in quattro. Nel 2016 abbiamo pubblicato 'Epoch', seguito da 'I, Prophetic', già pronto nel 2018 ma uscito l'anno successivo, e Gero si è staccato dal gruppo per motivi legati al suo lavoro. Così abbiamo deciso di proseguire in tre. A gennaio 2020 abbiamo cominciato a comporre il materiale per 'Varego' in maniera decisamente istintiva. A Marzo avevamo già 4-5 pezzi in piedi ma fino a Maggio, visto il lockdown, non ci siamo potuti riunire. A quel punto abbiamo lavorato a testa bassa tutta l'Estate, chiusi in sala prove. A Settembre ci siamo recati al Greenfog Studio di Mattia Cominotto ed in tre giorni abbiamo registrato l'album in presa diretta, partendo da tutta la parte ritmica compresa la chitarra, per poi proseguire con soli e voci. É stato duro prepararci al meglio ma alla fine il risultato ha premiato i nostri sforzi. 

Qual era la vostra visione sonora all'inizio?
La nostra era una matrice post-metal e stoner. Avevamo delle influenze ma nasceva tutto in maniera spontanea. Di certo ascoltandoci percepivi gli ascolti di Neurosis, Mastodon e Tool anche se le prime recensioni posero l'accento su quanto fossimo difficili da catalogare. Nel corso degli anni il mix di generi è rimasto tale e ha creato un suono sempre piu' riconoscibile. 

Avreste mai pensato di pubblicare un disco come 'Varego' quando avete cominciato a suonare?
Sicuramente no. Eravamo piu' pazzi, cercavamo soluzioni molto particolari per stupire i nostri fan. Avevamo grandi idee anche se eravamo ancora acerbi. Con il passare del tempo ci siamo affinati ed è venuta fuori un'istintività maggiore. Adesso suoniamo in maniera piu' semplice e sporchiamo meno le linee armoniche. Per quanto riguarda la voce, quando sono entrato nella band ho cercato di integrarmi con gli altri e rendere piu' personale possibile la nostra musica. Guardo molto alla parte armonica e melodica ma senza perdere di vista quelle che sono le caratteristiche peculiari del nostro suono. Ai tempi usavo una specie di growl mischiato allo scream, con 'Epoch' mi sono buttato sul pulito, 'I, Prophetic' aveva una matrice space marcata e voci eteree e dilatate mentre 'Varego' segue un approccio istintivo con voci meno dilatate e grande coralità. Nel complesso il suono è asciutto e potente e devo dire che Mattia Cominotto ha svolto un lavoro eccellente. 

Te l'ho chiesto perché, ascoltando 'Tunnel', ho percepito una sorta di riflesso di tutta la vostra carriera. Una musica caratterizzata da un tumulto interiore iniziale che si è dilatata nel tempo, si è pulita e semplificata. Avete già chiaro in testa cosa ci sarà dopo? 
È una considerazione molto giusta e anche il motivo per cui abbiamo scelto 'Varego' come titolo. Il songwriting è maturato ma c'è anche del piglio dell'esordio. Sono d'accordo sul fatto che 'Tunnel' possa essere un riassunto di tutti questi anni, è sorretta da un grande riff e amo molto il cantato. Il testo è ispirato ad una storia che mi ha raccontato mia madre legata ad una sirena antiaerea. 

Quali sono gli altri pezzi chiave?
'Limbo' perché è il primo che abbiamo composto e ha dato il via un po' a tutto il processo. È molto tirato, quasi rock, e lo abbiamo scelto come singolo proprio per il suo impatto. Poi direi 'Raptus' per via del cantato in italiano che potrebbe portarci a qualcosa.

Su Metal Archives siete definiti Progressive Sludge Metal. Tale definizione è dovuta al fatto che vi piace così tanto lo sludge che avete dilatato i tempi per suonarlo di piu' oppure è una conseguenza del vostro desiderio di sporcare la materia progressive e post-metal?
Direi che la componente sludge era piu' evidente ad inizio carriera, anche a causa del mio modo di cantare. C'era tanta roba sporca a livello armonico all'epoca e anche Argonauta Records è nata di riflesso alla band. Negli ultimi dischi c'è solo qualche pennellata di sludge. Abbiamo derive stoner, retaggi metal ed echi grunge. 

Suonare questa musica in Italia è complicato. Le recensioni della stampa italiana vi hanno condizionato in questi anni nelle scelte che avete preso?
No, abbiamo sempre agito in maniera istintiva. In tre c'è ancora maggiore sintonia e siamo fiduciosi per il futuro anche perché 'Varego' è stato accolto molto bene. 

Come è nata la reprise di 'Cursed Mama' dei Death SS?
Alberto è sempre stato patito della band e quando è capitata l'occasione di partecipare all'ambizioso tributo di Black Widow non ci siamo tirati indietro. In pratica la canzone ci è stata affidata ma quando l'ho sentita mi è piaciuta tantissimo. L'abbiamo resa a modo nostro, piu' rock e con armonie leggermente differenti, dovute al fatto che usiamo un accordatura inferiore di un semitono. 

Il vostro è un veleno mortale?
Varego è il nome dialettale genovese di una pianta usata dai pescatori per stordire le anguille. É una pianta che secerne un lattice urticante per i pesci. La mettevano a macerare e poi versavano il miscuglio nell'acqua per fare venire fuori le anguille. È comunque un veleno che veniva usato anche come medicamento. In questo disco i testi si sono fatti piu' concreti e parliamo di storie pesanti, di guerra e droga. 'Raptus' parla di un femminicidio avvenuto per gelosia. 

(parole di Davide Marcenaro) 

Varego
From Italia

Discography
Tvmvltvm (2012)
Blindness Of The Sun (2013)
Epoch (2015)
I Prophetic (2019)
Varego (2021)
Denti Di Cane (2024)