-Core
Heavy Feather
Svezia
Pubblicato il 08/06/2021 da Lorenzo Becciani

‘Mountain Of Sugar’ è un titolo che non lascia molti dubbi. Come lo avete scelto? Si riferisce a qualcosa in particolare?
(Lisa) Suonavamo in un locale in Germania e una donna si è avvicinata a me affermando di essere la proprietaria del posto. Aveva apprezzato molto lo show e mi ha detto: “Honey, you are amazing, you’re like a mountain of sugar.” Quindi è un riferimanto a Sam del Cadillac di Oldenburg. É fantastica. Ho tenuto la frase in mente e dopo qualche tempo il pezzo era completo. 
 
Come è nata la band? Come avete vissuto la transizione tra ‘Débris & Rubble’ e ‘Mountain Of Sugar’?  
(Lisa) Ci conoscevamo prima. Io, Matte e Morgan avevamo già suonato in altre band. Abbiamo incontrato Ola e iniziato a jammare su un paio di pezzi dei Free. Abbiamo notato che c’era grande connessione e siamo andati avanti finché non abbiamo pensato di pubblicare un album. La transizione è evidente soprattutto in termini di produzione. Il nostro produttore Erik “Errka” Petterson ha avuto un ruolo centrale nel processo. 
 
Come è nato invece questo amore viscerale per la musica degli anni ‘60 e ‘70?
(Matte) Personalmente ho sempre ascoltato old school rock. Ricordo che da ragazzo mi piacevano le produzioni organiche. Erano molto più speciali di quelle moderne. La musica degli anni ‘60 e ‘70 è ancora fantastica anche se pure al giorno d’oggi esce tanta roba interessante. 

Quali sono gli album che vi hanno cambiato la vita?
(Lisa) ‘Outskirt’ di Daniel Norgren
(Matte) ‘Dinasty’ dei Kiss e ‘Live at the Fillmore East’ degli Allman Brothers. Quest’ultimo album ha cambiato totalmente il modo di suonare blues. 

Com’è il songwriting nella band? Che ruoli avete? 
(Lisa) Matte tira fuori qualche idea ed a quel punto scrivo le liriche. Tutta la band partecipa agli arrangiamenti. 
 
Come siete entrati in contatto con The Sign Records?  
(Lisa) Conoscevamo Kaj già da prima. Siamo sempre stati impressionati dal loro modo di lavorare e abbiamo pensato che la loro energia si coniugassero bene con la professionalità che cercavamo. Non a caso hanno anche gli Hot Breath nel loro roster. 

Com’è stato lavorare con Erik Petterson?  
(Lisa) Errka è un produttore meraviglioso. Ha sempre delle grandi idee e ci ha regalato una nuova prospettiva. É molto umile e costruttivo. Inoltre è un nostro amico e questo ha reso il processo molto più rilassato.  
(Matte) La console del mixaggio che abbiamo usato era quella dei Pink Floyd di ‘Animals’. Abbiamo anche suonato con un vecchio riverbero degli anni ‘50 che ho abbinato ad un Marshall  degli anni ‘70. Sfortunatamente nessuna chitarra vintage. Sono troppo costose per me.  

Qual è la traccia chiave dell’album?
(Lisa) Dipende a chi lo chiedi. Per me ‘30 Days In A Row’. Semplice, ariosa, hard & heavy. Questo sono gli Heavy Feather per me.  

Di cosa parla ‘Lovely Lovely Lovely’?  
(Lisa) ‘Lovely Lovely Lovely’ è ispirata dalla mia cara amica Tove. Il pezzo è sul suo alter ego. Una mangiatrice di uomini che lascia tutti i suoi pretendenti in lacrime. 

La tua voce è incredibile. Come nascono le linee vocali? A chi ti ispiri principalmente?
(Lisa) Ti ringrazio, è molto carino da parte tuta. Quando ho fatto parte dei Siena Root ho imparato molto dell’importanza di linee vocali potenti. Ho cercato di portare quell’esperienza negli Heavy Feather e nel contempo di crescere ulteriormente. Paul Rogers e Dusty Springfield sono due grandi influenze per come riescono a combinare parti vocali delicate con altre più eccentriche.  
 
Meglio The Hellacopters o Imperial State Electric?
(Matte) Sono sempre stato un grande fan dei The Hellacopters da ragazzo quindi punto su di loro. Ma anche gli Imperial State Electric sono una grande band. 

Meglio Blues Pills o Hot Breath?
(Matte) Entrambe le band sono grandiose ma molto diverse tra loro. Direi che i Blues Pills sono più vicini ai miei gusti.  

 

Heavy Feather
From Svezia

Discography
Débris & Rubble - 2019
Mountain Of Sugar - 2021