Nemmeno il tempo di salutarci e Markus mi interrompe dicendo..
Hai un nome molto italiano.
In effetti, Lorenzo dei Medici è legato alla storia di Firenze e della Toscana..
Ho visto un sacco di video sul vostro paese e non vedo l'ora di poterci suonare con la band. Sono stato in Italia due o tre volte con i miei genitori in vacanza ma vorrei visitarla meglio. Uno degli aspetti piu' belli di suonare dal vivo è la possibilità di girare il mondo, farsi amici in nazioni diverse e stare al caldo, come se si fosse in vacanza. Magari in piscina..
Cosa volevate cambiare con questo secondo album?
Il nostro debutto è stato il classico album di una giovane band che desidera mostrare le proprie influenze e fare musica rock figa. Con questo nuovo album invece abbiamo cercato di capire di piu' qual è il nostro sound. Ci siamo resi conto di quello che abbiamo preso o meno dalle band che ascoltiamo e sono serviti tre anni per registrarlo e completarlo. Alcuni pezzi sono stati riscritti da capo durante il processo.
Direi che la produzione è davvero internazionale stavolta.
Quando abbiamo cominciato a discutere con Mike Schuppan del mixaggio dell'album, la richiesta piu' importante è stata sull'accessibilità. Volevamo un mixaggio che tutti potessero ascoltare, anche le persone che amano la musica pop.
Quali sono le tracce che rappresentano al meglio il vostro sound attuale?
'VIEPÅ' e ' INDIÄ', ma anche 'Strictly Business' che è stata una delle prime tracce che abbiamo ascoltato quando Mike ha iniziato il suo lavoro. Ci trovavamo a Helsinki, all'aeroporto, in attesa del volo per Los Angeles. Mike ci ha girato alcuni pre-mix e così ci siamo messi le cuffie e siamo partiti proprio da 'Strictly Business'. Ricordo bene quel momento. È stato incredibile.
Quando affermate 'We Will Save Scandirock' vi prendete una bella responsabilità..
Una delle nostre piu' grandi influenze sono i The Good, The Bad And The Zugly. Nel loro disco 'Hadeland Hardcore' c'è un pezzo che si intitola 'Who Will Save Scandirock?' e questa è la nostra risposta.
Quali sono le altre vostre influenze maggiori?
Gruppi come Paramore, 1975, Queens Of The Stone Age e Arctic Monkeys oltre ad un sacco di gruppi di Tromsø, la città da dove proveniamo.
Lüt in azero significa nudo.
Non lo sapevo ma è carino. Magari lo useremo come storia in futuro. In realtà quando cercavamo un nome, volevamo qualcosa di corto e abbiamo ribaltato Tool, il nome della celebre prog band americana. Inoltre Lüt è il nome di un piatto nazionale norvegese a base di pesce.
Di cosa parlano i testi?
Quelli che scrivono un gruppo di amici cresciuti con l'hype del primo album. Non ci piacciono i cliche' e abbiamo deciso di raccontare di come sono cambiate le nostre relazioni durante il processo. Stare in studio per intere giornate a lavorare a questo secondo album, senza sapere cosa ne avrebbe pensato la gente. Il sentimento di fare qualcosa che non sai se piacerà.
Come immaginate gli show di supporto a 'Mersmas'?
Proprio in questi giorni stiamo discutendo del tour ma le restrizioni attuali in Norvegia sono enormi e non siamo molto ottimisti. Abbiamo passato giorni a riprenderci mentre registravamo i pezzi e li suonavamo in sale prove e quindi faremo uscire una specie di documentario, per far capire cosa significa far parte di un nostro concerto. Sono show memorabili, nei quali stai nel mezzo del moshpit e non sai mai cosa potrà accadere. Non sono tranquilli.
E magari dovrete trovate uno spazio per Lars Urlich che ha parlato molto bene di voi..
Sì ma dovrebbe darci tanti soldi. É una persona simpatica ma non sa suonare la batteria.
(parole di Markus Danielsen Danjord)