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Alteria
Italia
Pubblicato il 11/02/2021 da Lorenzo Becciani

Perché la tua vita è imperfetta?
Ma quale vita non lo è. In realtà il disco doveva intitolarsi ‘Denso’ ed è stato scritto due anni e mezzo fa, anche se poi è uscito tardi. Riflette un momento poco sereno, pesante e negativo della mia vita e le canzoni sono nate allo scopo di esorcizzare quel momento. A dire il vero ho raccontato pure troppo degli affari miei. Dopo un po' ‘Denso’ non mi è suonato più bene ed allora ho scelto ‘Vita Imperfetta’, che riprende un verso di un pezzo e descrive un anno assolutamente imperfetto, associato alla mia esperienza personale altrettanto complicata. 

In tal senso la tua vita di artista viaggia su un binario parallelo rispetto a quella personale oppure no? 
Per fortuna riesce ad essere differente. Mi rendo conto che ci sono degli elementi e delle situazioni che mi rendono più tranquilla. Ho una figlia di quattordici anni, con tutte le sue problematiche, e la musica è una dimensione in cui certi malumori finiscono per ridimensionarsi. Per il resto sono una persona molto solare, nella vita e nel lavoro. Questo disco è effettivamente molto cupo e triste ma avevo bisogno di raccontarmi così. 

Personalmente l’ho trovato molto fresco e nuovo. Non è certo facile ascoltare dischi del genere in Italia, soprattutto in ambito rock. Quali obiettivi ti eri posta dopo ‘La Vertigine Prima Di Saltare’? 
Devo dire che sono abbastanza disillusa e realistica. Ho trentasei anni e canto da quando avevo sedici anni. Ho sempre creduto che sarei potuta diventare la rockstar italiana, poi cresci e capisci che non è facile. Non dico impossibile, ma di sicuro non facile. Dopo ‘La Vertigine Prima Di Saltare’ mi aspettavo di fare tanti concerti, quel tipo di concerti che vanno bene se ci sono quattrocento persone e vanno male se ce ne sono quindici. Mi piace che, un piccolo passo alla volta, il mio percorso sia coerente. Accetto l’idea di fare un disco ogni tre anni e tornare dal vivo quando sarà possibile, perché per il momento il sogno di spaccare il mondo l’ho messo da parte. Con il passare degli anni, impari a fare i conti con le tue aspettative ed i tuoi sogni. Poi, in parallelo, mi è scoppiato l’aspetto lavorativo ed il successo a Virgin Radio ha ribaltato l’equilibrio dei due ruoli, ma ovviamente sono contenta di fare parte di entrambi gli ambiti. 
 
La scaletta è davvero varia. Si parte con un pezzo tirato come ‘Benvenuto Bene’, poi c’è l’elettronica di ‘Apnea’, il singolo ‘Punto Di Rottura’ e così via.. E’ stato difficile dare un ordine alle canzoni? 
È stato molto difficile. Ero parecchio dubbiosa su ‘Apnea’ per esempio. Si tratta infatti di un pezzo molto diverso dagli altri ma alla fine me la sono giocata così. Anche ‘Giove, Saturno e Tutti Contro’ si discosta molto dal resto del materiale. Per questo doveva chiamarsi ‘Denso’, c’è un sacco di roba che volevo raccontare.. 
 
‘Apnea’ mi ha fatto venire in mente la fantastica Martina Topley-Bird..
Ti ringrazio, posso dirti che ho pensato a ‘Black Milk’ dei Massive Attack quando stavo lavorando con Max Zanotti a questo pezzo. Amo quel mondo e volevo che facesse parte del disco. 
 
Com’è nata la collaborazione con Max Zanotti?  
È un amico da tanti anni e questo è il secondo disco che facciamo insieme. Ci siamo conosciuti attraverso il progetto Rezophonic e nutro grande stima per lui. Lo ritengo uno dei cantanti migliori che abbiamo nel nostro paese e siamo molto affini in termini di ascolti e background musicale. Quando gli racconto qualcosa o gli faccio leggere un testo, riesce sempre a tradurlo in musica. É importante perché, anche se ho scritto un paio di brani, non sono ancora così tanto musicista da potere scrivere un disco intero. 
 
Qual è il testo a cui sei più legata?
‘Arma A Doppio Taglio’ ma anche ‘Senso Opposto’. Quest’ultima l’ho registrata in una sola take come si narra di ‘All My Love’ dei Led Zeppelin, dedicato da Robert Plant al figlio Karac. Mi si è spezzata la voce durante la registrazione ma Max ha voluto lasciarla così. Sono canzoni che ho scritto di getto, senza troppo pensare, e sono molto vere. 

Perché il cantato in lingua madre? 
Io ho cantato in inglese per un paio di album, ma poi mi sono resa conto che avrei dovuto provare qualcosa di diverso. Ero ad un festival e ho capito che era come se mimassi il testo sul palco per farmi capire da tutti. Il primo provino per ‘La Vertigine Prima Di Saltare’ è stato terribile. Mi faceva schifo perché cambia tutto, dall’impostazione a come arrotondi le consonanti. Ho insistito un po’ e ho capito che non c’è confronto tra italiano e inglese. Hai una padronanza troppo superiore, un vocabolario maggiore e di conseguenza è più divertente. Per l’inglese mandavo i testi ad un mio amico che vive a Los Angeles, chiedendo se avesse un senso quello che avevo scritto. Non ero troppo padrona della situazione. Adesso sì, perché è la mia lingua. 
 
Cosa puoi dirci della superba versione di ‘Space Oddity’ di David Bowie?
Ho cercato di renderla più essenziale e semplice possibile. È una canzone talmente bella che viaggia da sé. Il gioiello è la canzone, io ho cercato di molestarla meno possibile. Non ho variato la melodia e ho solo appoggiato degli accordi sotto. È una forma di rispetto che ha senso per me, anche perché è un pezzo che suono da tempo dal vivo e ho nel cuore. David Bowie è pura meraviglia. Lo amo. 

Che tipo di concerto ti immagini per 'Vita Imperfetta'?
Non vedo l'ora anche perché ho una formazione molto forte, con doppia chitarra elettrica, basso e batteria. Sarà un bel muro e anche i pezzi più malinconici e cupi daranno una bella botta. Sogno il momento in cui si sale sul palco, si mette il volume a cannone e posso scatenarmi. 

Qual è stato il migliore concerto da solista?
Ce ne sono stati tanti. Mi viene in mente il Mind Festival, in apertura ai Ministri. É stato un concerto carichissimo. 

Quando arrivi in radio invece cosa ti dicono i tuoi colleghi? Aspettano di ascoltare quello che produci oppure non ti considerano molto?
Sicuramente ne parlo molto con Andrea Rock, con cui ho fatto anche un programma insieme. È nel mondo del punk e con lui c'è uno scambio costante, anche a livello di ascolti. Con gli altri meno, si parla più di radio e meno di Alteria.

Cosa hai ascoltato di bello nel 2020?
Di nuovo mi è piaciuto molto l'ultimo disco dei Nothing But Thieves. Anche i Fontaines D.C. sono molto fighi. Poi anche l'ultimo di Marilyn Manson. Di recente invece ho ascoltato 'Death By Rock n' Roll' dei The Pretty Reckless. Secondo me sarà una bomba. 

È importante essere una donna nel music business?
Se la domanda è legata ad un fatto di inferiorità della donna rispetto all'uomo, ti dico che non mi è mai capitato. Non mi sono mai sentita discriminata per fortuna. Anche perché, con un po' di vanto, mi sento credibile in ciò che faccio, al di là di essere donna o uomo. Carica di questa sicurezza, l'ho sempre vissuta bene. Fare radio dalla prospettiva di una musicista penso che sia invece un valore aggiunto. 

 

Alteria
From Italia

Discography
Encore - 2013
La Vertigine Prima Di Saltare - 2017
Vita Imperfetta - 2021