-Core
Laika Flee
Italia
Pubblicato il 31/01/2021 da Lorenzo Becciani

Siete mai stati alle Antille?
No, noi a differenza di Laika ci siamo salvati dalla capsula spaziale Sputnik 2 e dalla triste fine a cui è stata destinata. Immaginiamo che la domanda sia riferita al titolo del brano numero 6 del nostro disco "Al largo delle Antille" appunto, che è il luogo dove la cagnolina russa Laika è stata ritrovata carbonizzata. Una fine ancora più triste visto il destino già segnato ed infatti il nostro nome vuole essere una esortazione per Laika, un invito a fuggire da morte certa: "LAIKA FLEE!"

Come vi siete formati? Qual era la visione quando è nata la band?
Il gruppo inizia a muovere i suoi primi passi nel 2014 quando Federico e Thomas decidono di urlarsi addosso le proprie ansie. Eravamo in cerca di un batterista e grazie a Christian Santori degli Scimmiasaki che era venuto a fare una prova con noi abbiamo conosciuto Alessandro, sin da subito c'è stata sintonia e da lì che sono nati effettivamente i LAIKA FLEE! Quando abbiamo iniziato non avevamo una vera e propria visione di ciò che volevamo essere, la nostra identità si è formata in garage dopo ore e ore di sudore e vini dalla qualità rivedibile.

Ci sono dei gruppi che vi hanno influenzato, consapevolmente o anche non, più di altri? In generale in quale contesto musicale desiderate muovervi?
Sicuramente abbiamo dei gusti diversi presi singolarmente, ma possiamo dire che ci accomuna tutto l'alternative rock italiano di fine anni '90 inizi 2000, mentre se pensiamo ad un genere che ci ha influenzato indirettamente possiamo dire senza dubbio il post rock. Siamo andati a vedere molti concerti insieme, soprattutto di gruppi che calcano la scena post-rock (Explosions in the Sky, God Is An Astronaut, Mogwai, ecc.) ed è evidente che le loro sonorità ci abbiano in un qualche modo influenzato. Vorremmo riportare sui palchi le chitarre cercando di farci strada nell'alternative italiano scostandoci un po' dall'indie attuale.

La scena umbra sembra vivere un buon momento. In fase di recensione ho citati Diraq, Il Gigante, Fast Animals And Slow Kids ma immagino che ci siano altri gruppi validi. Volete farci qualche nome? 
La scena umbra da sempre regala grandi gioie ed oltre i gruppi da te citati ci sono dei gruppi molto vicini a noi come gli Uto, gli Scimmiasaki, Co-pilot, Antefatti, Majakovich e tanti altri. Non dimenticando inoltre gli umbri Melancholia che stanno spaccando a X-Factor.

Quando avete cominciato a scrivere i pezzi per ‘Sorte’? É stato un processo complicato?
'Sorte' è un disco nato nel tempo. Iniziato in due con qualche bozza acerba e concluso nei giorni di registrazione. Si perché 3 brani si sono concretizzati in quei giorni, avevamo degli spunti non ancora ben definiti e quell'atmosfera ci ha aiutato ad essere più incisivi ed ispirati.

Dove si sono svolte le registrazioni? Chi si è occupato della produzione e del missaggio? Che tipologia di sound volevate ottenere?
Le registrazioni si sono svolte al centro di Palmetta. Un centro dove da sempre si promuove musica e arte in generale, oltre che laboratori e tante altre cose. Abbiamo avuto la possibilità di fare una residenza artistica all'interno del centro e così abbiamo passato 5 giorni fatti di musica e creazione e caldo, tanto caldo, ma anche amore. La produzione è a cura di Giovanni "Giangi" Natalini (Co-pilot, Majakovich, Lovely savalas) e anche nostra. Il missaggio è di Alex Sciamannini mentre il mastering è di Marco Testa. Volevamo ricreare un sound uguale a quello ottenuto in sala prove, perché a monte c'era una bella ricerca di suoni e dinamiche. Un sound genuino quindi senza troppi espedienti, da poter poi riprodurre nei live cercando di essere il più fedeli possibile.

Qual è stato il momento più eccitante delle sessioni di registrazione? E quello più difficile?
Il momento più eccitante è stato sentire i primi bounce sull'impianto presente in sala di registrazione e rendersi conto che il disco stava prendendo forma. Il momento più difficile sicuramente invece è stato svegliare Thomas. Compito che comunque abbiamo assolto nei modi più disparati con grande gioia e soddisfazione (abbiamo anche le prove video se volete). A parte gli scherzi, è stata senza dubbio un'esperienza mistica.

C’è un pezzo che secondo voi descrive meglio quello che sono i Laika Flee oggi?
Non c'è un pezzo in particolare perché il disco ha una sua evoluzione che rispecchia un po' la nostra evoluzione. Se vogliamo citarne uno c'è "Supereroi" al quale siamo molto legati perche è da lì che è nato il mondo LAIKA FLEE!

La copertina è davvero singolare e molto bella. Chi l’ha disegnata? Quale significato nasconde?
La copertina è stata curata da Thomas. Dietro ci sono molti messaggi a partire dalle lacrime sulla luna, che è un modo per esprimere il dispiacere per Laika, la cagnolina mandata in esplorazione che proprio nella luna ha trovato la fine...ma c’è anche altro. La luna nera viene usata simbolicamente per rappresentare Lilith, simbolo del potere inconscio e ribelle dell’emancipazione femminile. L’occhio prende il significato dell’occhio di un Dio che tutto vede e piange sul potere di questa emancipazione.

Qual è il vostro maggiore rimpianto?
Non abbiamo rimpianti ma c'è del dispiacere per non aver fatto uscire il disco prima e non averlo potuto portare in giro sui palchi come ci sarebbe piaciuto. Sentire le emozioni e le sensazioni delle persone e vederle fondersi con le tue è sicuramente il lato più bello di questo mondo.

A chi è dedicata “Non Sei La Sola”?
"Non sei la sola” è in primis un discorso fatto allo specchio ed esteso a tutti quelli che vivono il conflitto tra l’idealizzazione che gli altri possono farsi di noi e quello che realmente siamo. Quando cala il sipario sulle risate spensierate e ci si scontra con i difetti, i tormenti, le difficoltà che realmente “compongono” una persona può capitare che si risulti “meno belli” ma sicuramente “più veri". Il testo è stato trasposto al femminile semplicemente perchè l'immagine che si creava era più piacevole.

Siete convinti quando affermate che “Andrà Tutto Bene”?
Partiamo col dire che non è riferito a questo momento, il brano nasce molto prima.
Diciamo che il brano si riferisce più che altro alla risposta stereotipata che si dà quando qualcuno ti chiede “come va” e tu rispondi "tutto bene" anche se dentro di te stai male o comunque c'hai i cazzi tuoi che non vuoi raccontare al primo che passa. Messa al futuro inoltre assume ancora un altro significato, "andrà" appunto, ma non ora. "Non c'è risposta migliore, stare bene è un luogo comune". Il brano finisce però con una speranza: "Cosa dici a tutti quelli che ti credono felice?" "Andrà tutto bene". E comunque ne siamo convinti che sarà così.

Visto che la situazione live è drammaticamente ferma, come pensate di promuovere ‘Sorte’ in questi mesi? 
Ricollegandoci al rimpianto. Di giorno in giorno ci stiamo adeguando alla situazione cercando di vedere il bicchiere mezzo pieno. Il momento che stiamo vivendo non ci permette di sudare su un palco come vorremmo e quindi dobbiamo confrontarci con un lato più social a livello di promozione.

Laika Flee
From Italia

Discography
Sorte - 2020