-Core
Nomad
Polonia
Pubblicato il 02/04/2020 da Lorenzo Becciani

I Nomad si sono formati nel 1994. Come è nata la band? Suonavate in altre band in precedenza?
Io e Christian, il precedente cantante, abbiamo formato la band quando avevo quindici anni e stavo iniziando a suonare la chitarra. A quel tempo non avevo ben chiaro come avrebbe dovuto suonare la nostra musica ma naturalmente ero affascinato dal metal. Una volta formata la band ingaggiammo altri musicisti e cominciammo a provare. Purtroppo non erano in grado di far parte di una band e quindi proseguimmo solo io e Christian. Avevamo delle idee per dei pezzi ma ci serviva un batterista quindi Christian provò a diventarlo e Bleyzabel apparve qualche tempo dopo. Era il cantante di cui avevamo bisogno, ci ha capito subito ed è stato facile lavorare con lui perché aveva già l’esperienza con i Putrefaction alle spalle. Prima dei Nomad avevo suonato un pò con mio fratello ma niente di che.

Quali erano i vostri obiettivi all’inizio? Quanto sono cambiati dopo che sei diventato il quarto membro dei Behemoth?
Prima di tutto volevamo trovare una persona adeguata e responsabile per registrare il materiale in studio. È sempre stato il mio sogno trovare un’etichetta, pubblicare album e suonare dal vivo. Quando il sogno si è avverato ho capito che col metal non potevo fare troppi soldi e quindi ho cercato altri lavori per provvedere a me stesso. Dopo essermi unito ai Behemoth la mia attitudine non è cambiata molto ma ovviamente passo molto in tempo in tour con loro.

Quali sono i tuoi ricordi più belli delle sessioni di registrazione di ‘Disorder’ e ‘The Tail Of Substance’?
Le registrazioni di ‘Disorder’ furono il nostro primo contatto con uno studio. Le sessioni durarono sedici ore ed ebbero luogo al Salman Studio di Bialystok, nella cantina di uno negozi di alimentari con una piccola stanza di controllo, usata pure come camera da letto, una consolle per il mixaggio, un registratore ad otto tracce e qualche effetto nella seconda stanza dove registrammo la batteria. Quando ascoltammo cosa avevamo registrato fu la prima volta che ci rendemmo conto come suonava la nostra musica. Anche se le condizioni non furono certo ottimali ricordo quel periodo con soddisfazione. Le registrazioni di ‘The Tail Of Substance’ furono totalmente differenti. Avevamo più esperienza come musicisti e la line-up era cambiata con l’aggiunta di un nuovo chitarrista ed un nuovo drummer. Ciò rese le nostre canzoni più sofisticate ed evolute, forse pure troppo per quei tempi. Registrammo al Selani Studio di Olsztyn e sperimentammo diversi stili di riff con condizioni tecniche migliori e maggiore tempo a disposizione. Il Selani Studio era abbastanza famoso all’epoca e non fu facile trovare spazio. Era il periodo in cui i Vader registrarono ‘Black To The Blind’ ed I Behemoth ‘ Pandemonic Incantations’.

Qual è il vostro migliore album a parte ‘Transmorgrification (Partus)’? E quello che è stato più sottostimato?
Non penso che nessun album dei Nomad sia stato sottostimato. Non siamo certo famosi come i Behemoth e non cambierà di certo. Ad essere sincero non mi importa molto di quello che dirà la gente del nuovo album perché lo faccio soprattutto per me stesso. È un modo di sfogare le mie emozioni quindi non è detto che gli altri capiscano. Ogni album che abbiamo pubblicato mostra sensazioni differenti, a seconda del periodo in cui è stato scritto.

Perché avete impiegato così tanto a tornare in studio?
Soprattutto per colpa mia a causa degli impegni con i Behemoth. Inoltre abbiamo deciso di creare l’album senza tensione e l’etichetta ha avuto delle difficoltà. Altrimenti l’album sarebbe uscito tre anni fa. Questo non è comunque il momento dei rimpianti anche perché nel frattempo abbiamo ristapato ‘Disorder’ + ‘The Tail Of Substance’ e ‘The Devilish Whirl’ + ‘Demonic Verses’ in versione digipack, oltre a ‘Tetramorph’ naturalmente.

Che tipo di sound volevate ottenere stavolta? Quanto è stato importante ‘Tetramorph’ per il sound del nuovo album?
Ogni volta cerchiamo di avere un approccio diverso agli arrangiamenti ed al sound. Prima di entrare in studio pensiamo a quali amplificatori e strumenti usare per non ripeterci e non ci curiamo se il risultato piacerà o meno. Non seguiamo le tendenza e questa è una delle migliori qualità del gruppo. Nessuno potrà mai dubitare della nostra autenticità. ‘Tetramorph’ è parte dell’album ed è stato composto e registrato nello stesso periodo anche se le tracce sull’EP sono leggermente diverse, più che altro in termini di arrangiamenti vocali e di mixaggio.

Qual è stato il ruolo di Orion e Inferno?
Hanno arrangiato tutte le parti strumentali di ‘Transmogrification Partus’ e ‘Tetramorph’. Più o meno nel 2013, i Nomad iniziarono a farsi da parte ma io avevo già pronto del materiale e non avrebbe avuto senso buttarlo. Per questo chiesi loro di aiutarmi. In quel periodo pensavo che l’album sarebbe uscito prima ma mi sbagliavo.

Behemoth, Mgla, Vader, Decapitated.. la scena estrema polacca è davvero importante. Qualche band underground che merita la nostra fiducia?
Non ci sono dubbi. La scena polacca offre un numero notevole di band interessanti tra cui: Untervoid, In Twilight s Embrace, Gruzja, Thaw, Infernal War, Morthus e Thunderwar.

È naturale per te avere un’attitudine anti-cristiana e profana? Quanto sono importanti le liriche per la musica dei Nomad?
Niente nasce in maniera naturale. È questione di anni di osservazioni e di quello che ci viene propinato fin dalla nascita. Le visioni di un dio malato, della sua religione e dei comandamenti. I nostri genitori cercano di influenzarci insegnandoci delle cose senza farci pensare in maniera approfondita. Quando finalmente apri gli occhi e ti rendi conto della spazzatura che ti è stata rifilata, ti senti arrabbiato e pieno di odio. Io mi sento esattamente così. Le liriche vanno di pari passo con la musica e sono molto importanti per le dinamiche e l’aggressività delle canzoni. A volte ho scritto la musica avendo le liriche già pronte. Credo che sia un bene per l’ascoltatore sapere che è una guerra contro una malattia chiamata Gesu’ Cristo.


(parole di Patrick Seth Bilmorgh)

Nomad
From Polonia

Discography
The Tail Of Substance (1997)
The Devilish Whirl (1999)
Demonic Verses (2004)
The Independence Of Observation Choice (2007)
Transmigration Of Consciousness (2011)
Transmorgrification (Partus) (2020)