-Core
Kadavar
Germania
Pubblicato il 22/11/2019 da Lorenzo Becciani

Quando avete iniziato a comporre i brani di ‘For The Dead Travel Fast’?
Abbiamo iniziato a Febbraio ma fino ad Aprile non era chiaro il concept dell’album e quindi ci muovevamo con maggiore difficoltà. Per comporre abbiamo bisogno di fotografie nella mente e quando la visione è arrivata è stato tutto semplice. Il titolo è legato ad una citazione del romanzo ‘Dracula’ di Bram Stoker ripresa dalla ballata gotica ‘Lenore’, un poema del tedesco August Bürger. Quando abbiamo deciso di realizzare un album piu’ dark e legato a tematiche horror, tutto è diventato piu’ facile ed un pezzo è nato dopo l’altro.

Qual è il pezzo che avete completato per primo e che ha guidato il processo?
Il terzo pezzo del lato a ovvero ‘Evil Forces’. Abbiamo registrato l'album nello studio berlinese che abbiamo costruito due anni fa. Il processo è stato totalmente in analogico, suonando tutti contemporaneamente per ottenere un sound più caldo e live possibile.

Cosa desideravate cambiare dopo ‘Rough Times’?
In un modo o nell’altro ‘Rough Times’ è un disco che affronta tematiche moderne quindi stavolta abbiamo pensato di compiere un passo indietro. Più che la storia ci interessavano però certe atmosfere horror che si sono perse nel tempo. Film che guardavano i nostri genitori e che di riflesso sono arrivati anche alla nostra generazione. Come ti dicevo ‘Dracula’ di Bram Stoker ha rappresentato una grande ispirazione e per questo siamo andati in Transilvania per scattare la foto della copertina.

Vi considerate tuttora una retro-rock band? Te lo chiedo perché secondo me da ‘Berlin’ in poi avete inserito elementi freschi e dinamiche moderne nel vostro songwriting…
Lo prendiamo come un complimento. Non ci siamo mai posti troppi limiti in sala prove. Ci piace il fatto che la nostra ispirazione provenga dal passato e nel nostro codice genetico c’è senza dubbio un approccio di tipo classico ma cerchiamo ugualmente di proporre qualcosa che non si trova facilmente in circolazione.

E invece cosa provate quando venite associati all’occult rock?
Non siamo persone religiose ma di sicuro siamo affascinati dal mondo esoterico e da una spiritualità che è comunque spiegabile attraverso forze razionali e tangibili. Mi piace pensare che la nostra musica possa essere considerata occulta nel senso dello spirito e del suo lato piu’ oscuro.

Stavolta avete puntato su due video di grande impatto come ‘The Devil’s Master’ e ‘Children Of The Night’..
Il video di ‘The Devil’s Master’ è una sorta di introduzione all’album e spiega la filosofia dietro al nostro approccio. Più che una storia horror è una storia western e amo il fatto che ogni personaggio sembra buono o cattivo a seconda del momento. Il video di ‘Children Of The Night’ invece è ispirato ai telefilm di una volta ed incute un certo timore.

Qual è la traccia chiave del disco a tuo parere?
È difficile dirlo perché è ancora troppo nuovo. Devo ancora imparare bene tutte le canzoni ma al momento direi ‘Children Of The Night’.

Pensi che questo disco possa aprirvi mercati importanti come gli Stati Uniti?
Non ne ho idea. La nostra maggiore fanbase resta in Europa ma ci piacerebbe vedere cosa potrebbe succedere suonando di più oltreoceano. I giornalisti stanno accogliendo molto bene ‘For The Dead Travel Fast’ quindi siamo positivi.

In passato avete collaborato con Aqua Nebula Oscillator e Wolfmother. Avete qualche altra collaborazione in vista?
Abbiamo anche pubblicato un paio di split con Lost Society e Death Alley, i nostri amici olandesi che purtroppo non esistono piu’. Nel frattempo io ho collaborato con un progetto elettronico denominato Raune, Lupus con i Blckwvs mentre Simon con i The Oath.

(parole di Christoph "Tiger" Bartelt)

Kadavar
From Germania

Discography
Kadavar (2012)
Abra Kadavar (2013)
Berlin (2015)
Rough Times (2017)
For The Dead Travel Fast (2019)