-Core
Dead Hippies
Francia
Pubblicato il 12/11/2019 da Lorenzo Becciani

Cominciamo dall’artwork di ‘Resister’. Dove hai preso quell’immagine? Che significato si cela dietro all’artwork?
É un dipinto di Sébastien Bouchard che ci ha permesso di usarlo per l’artwork. Non c’è un significato particolare se non qualcosa di strano. La prima volta che l’ho visto mi ha davvero colpito e ho subito pensato che sarebbe stato perfetto.

‘Resister’ è il vostro secondo album. Cosa desideri cambiare dopo ‘Kill Me Sweetly’?
La novità principale sta nella voce di Dylan Bendall, un vero cantante inglese, tra rap (Sleaford Mods) e punk-rock (Jello Biafra). Ci sono più canzoni pop e meno dance ed esperimenti.

Sei anni sono tanti. Perchè hai impiegato così tanto tempo?
Perché seguo tanti progetti ovvero Hint, La Phaze e Atonalist. Inoltre sono tour manager per altri artisti e devo ottimizzare i tempi per tutto.

Dove si sono svolte le registrazioni? Che strumentazione hai utilizzato in studio?
Registro tutti i miei album nello studio di mio fratello ad Angers. E’ uno studio classico ma con i migliori amplificatori di chitarra: Fender Twin Reverb Blackface 1965, Vox AC30 JMI 1964 e Orange 1970. Il resto lo fa l’amata Fender Jazzmaster che è l’estensione del mio braccio.

C’è una traccia che rappresenta più delle altre il suono dei Dead Hippies?
Forse ‘Get Off The Boat’ oppure ‘The little Ones’. Curiosamente, i due singoli sono le meno rappresentative: ‘Resister’, con il potente flow di Mr. J. Medeiros, e ‘Feel So Freaky’, che è abbastanza breve e bizzarra.

Come sono nate le collaborazioni con Dylan Bendall e Mr. J. Medeiros?
Dylan lo conosco da vent’anni perché la sua noise-dub band Lab° ha suonato spesso con i La Phaze negli anni duemila. Mr. J. Medeiros invece l’ho conosciuto tramite un amico comune oltre che per il suo lavoro con The Percussions, The Knives e pure con i francesi Alltta.

Cosa dobbiamo attenderci dal tour? Porterai tanti musicisti sul palco?
Sei anni fa eravamo quattro chitarristi senza nessun cantante principale e con delle visual. Per questo tour saremo in tre a suonare la chitarra. Oltre a me pure Julien Blanchard e Dylan Bendall, che canterà pure. Siamo una specie di power-rock trio ma con una base elettronica.

Ascolti più rock o drum n’ bass? Post-hardcore o free jazz?
In tutti i miei progetti cerco di mixare più stili musicali, a seconda dell’umore. Amo la musica elettronica con chitarre noise-rock ma anche farmi guidare dalle parti vocali.

Risiedi sempre a Nantes? Com’è la scena musicale da quelle parti?
Sì, sempre a Nantes. C’è una scena culturale molto forte e parecchia attività con band rock, electro-pop, punk, metal e hip-hop oltre a parecchi locali in cui suonare. È una sorta di piccola Parigi..

Perché gli hippies sono tutti morti?
È una bella allegoria di disincanto, su un mondo che non è tutto rose e fiori. L’utopia è uccisa dalla realtà di un mondo difficile. Poi ho sempre preferito chitarre noise ed energia elettronica a flauti e djembe.

Dead Hippies
From Francia

Discography
Kill Me Sweety - 2013
Resister - 2019