-Core
Battle Beast
Finlandia
Pubblicato il 27/04/2019 da Lorenzo Becciani

Com’è nata l’idea di intitolare l’album ‘No More Hollywood Endings’? Oltre a non essere un titolo comune per un album heavy metal, la Finlandia è piuttosto lontana dalla California…
In effetti avremmo potuto intitolare l’album semplicemente ‘Unbroken’ ma sarebbe stato noioso. Per noi è un modo di affermare che non accettiamo le scelte di nessun altro. Facciamo quello che vogliamo e siamo aperti a quello che ci riserverà il futuro.

Dietro alle liriche si cela un messaggio particolare?
Essere orgogliosi di quello che facciamo. Amare noi stessi e continuare a crescere. Oltre che nella title track, questo messaggio è evidente in tracce come ‘The Hero’ e ‘Eden’.

Cosa desideravate migliorare o cambiare dopo ‘Unholy Saviour’ e ‘Bringer Of Pain’?
Non ci siamo posti obiettivi particolari ma quando iniziamo il processo di realizzazione di un nuovo album cerchiamo sempre di scrivere canzoni migliori delle precedenti e produrle nel modo migliore possibile. Non avere più un compositore principale ci ha messo nella condizione di mettere in discussione una formula che si era consolidata nel tempo.

In termini di produzione cosa volevate ottenere?
Il suono di ‘No More Hollywood Endings’ è organico e potente. Molto anni ‘90 e focalizzato sulla voce di Noora. Un grande contributo è arrivato dal nostro tastierista Janne Björkroth ma tutti noi abbiamo detto la nostra.

È stato un processo complicato?
Non saprei dirti esattamente quando è cominciato anche perché sono trascorsi solo due anni da ‘Bringer Of Pain’ e abbiamo passato molto tempo in tour. Adesso è un po' difficile per tutti vendere dischi e quindi ogni band deve sapere trovare un equilibrio per potere scrivere canzoni in tranquillità ed allo stesso tempo avere la garanzia di fissare tante date dal vivo.

Ho notato che il basso è spesso in evidenza. È stata una scelta precisa?
Lo è sicuramente in ‘Unbroken’ che è uno dei miei pezzi preferiti. In generale non amiamo pianificare niente e cerchiamo di inserire gli elementi giusti in ciascun pezzo. Se funziona allora significa che abbiamo fatto le scelte corrette altrimenti ripartiamo da capo.

Vuoi parlarci del video della title track?
Ogni video è sempre divertente da girare. Anche un po' strano visto che ciascuno di noi è chiamato a recitare una parte, più o meno grande che sia. L’idea del corpo di ballo è stata di Noora e ci è piaciuta subito perché contrasta con l’immagine che la gente ha di noi.

Quante volte vi hanno chiesto cosa di prova ad avere una donna come vocalist?
All’inizio pensavamo che fosse legato al dovere per forza dimostrare qualcosa. Per qualche motivo c’è chi pensa che una donna non possa fronteggiare una band metal. Per fortuna alla Nuclear Blast hanno capito subito che era un punto di forza. Poi il problema è diventato quello opposto ovvero dimostrare che i Battle Beast non erano solo la sua voce e la sua bella presenza. Credo che con questo album siamo riusciti a bilanciare i due aspetti. In scaletta puoi trovare tracce che mettono in luce il nostro lato più sinfonico (‘Eden’ e ‘No More Hollywood Endings’), altre che sono il simbolo del nostro amore per l’heavy metal tradizionale (‘Unbroken’ e ‘The Golden Horde’) e pure delle ballate.

Nella campagna promozionale l’etichetta ha sottolineato come voi siate cento per cento heavy metal e niente spazzatura. Sembra palese il riferimento ai Beast In Black che al contrario hanno variato parecchio il loro sound di partenza.
Preferisco non commentare. Non siamo più in contatto con Anton e questo è tutto.

Cosa state preparando per il prossimo tour?
In questo momento stiamo provando le canzoni. Penso che ne suoneremo cinque o sei del nuovo album più alcuni dei nostri pezzi più famosi.

(parole di Eero Sipilä)

Battle Beast
From Finlandia

Discography
Steel (2012)
Battle Beast (2013)
Unholy Savior (2015)
Bringer Of Pain (2017)
No More Hollywood Endings (2019)
Circus Of Doom (2021)