-Core
Be Charlotte
Scozia
Pubblicato il 20/11/2017 da Lorenzo Becciani

Ancora pochi ti conoscono. Raccontaci di te..
Ho iniziato a suonare la chitarra a quattordici anni. Così sono nate le prime canzoni e col passare del tempo ho cominciato ad appassionarmi al processo di scrittura. Solo a diciassette anni ho iniziato a preoccuparmi di come proporle e di costruirmi una carriera. Sono nata a Dundee e sono presto entrata in contatto con la scena di Glasgow, nella quale non c’è molto pop. La maggioranza è composta da band indie rock ma c’è anche qualcosa di elettronico di interessante. Nel complesso è comunque una scena collaborativa e nell’ultimo anno e mezzo ho lavorato in modo da rendere le mie performance sempre più evolute.

Vorresti segnalare un’artista o gruppo particolare che fa parte del tuo background musicale?
Mi è sempre piaciuta molto Tracy Chapman. Magari non si percepisce ascoltando le mie canzoni ma amo i suoi lavori. Ascolto anche Kendrick Lamar e Milky Chance.

Cosa dobbiamo ancora scoprire di Charlotte Brimner?
Le nuove canzoni parleranno per me. Ho passato diversi mesi a scrivere e suonare dal vivo. Il prossimo anno ci saranno delle sorprese.

Perché hai deciso un EP e non un full lenght vero e proprio?
Sono partita con dei singoli perché nel momento storico che stiamo vivendo YouTube funziona più che il formato fisico. I ragazzi ascoltano un singolo, lo consumano e passano ad altro. Dopo avere riscontrato un certo interesse ho creato una campagna su Pledge Music per pubblicare il mio primo EP in vinile, ‘Heart Of Survival’, che raccoglie un po' il meglio del mio materiale.

Quali saranno i prossimi step?
Voglio migliorare in tutto. Sono coinvolta in ogni aspetto del progetto e sono attenta alla voce così come al suono delle chitarre e delle tastiere. In generale mi sto appassionando di produzione e sto cercando di capire quali sono i miei punti di forza. Di sicuro per il primo album mi rivolgerò ad un produttore esperto. Ho bisogno di qualcuno che mi guidi in una certa direzione.

Come componi di solito?
Le idee nascono al piano o alla chitarra poi ci lavoro con Ableton e iniziano a prendere forma. A quel punto può nascere qualcosa di buono oppure riparto da capo. Le liriche parlano di me e di tutto quello che vedo attorno.

Credi che la tua proposta sia più commerciabile in Europa o negli Stati Uniti?
Al momento credo in Europa anche perché suonare oltreoceano è più complicato considerato che servono permessi. Sono stata due volte al SXSW ma spero di potere organizzare un tour più vasto il prossimo anno. Nel frattempo ho suonato in Asia e mi sono innamorata del cibo thailandese. Mi auguro anche di tornare presto in Italia. Questa estate ho suonato alla Repubblica Indipendente di Lu nel Monferrato. Non avevo molto tempo a disposizione ma ‘One Drop’ è piaciuta molto.

Come sei arrivata a Iceland Airwaves?
Ho partecipato all’Eurovision Song Contest e dopo un paio di esibizioni sono stata invitata a partecipare al festival. Mi sto divertendo molto. Ci sono un sacco di artisti islandesi che non conoscevo ma che sembrano davvero validi. Al momento mi sono piaciuti Hildur, Andi e GKR. Sono anche orgogliosa che quest’anno si esibiscano gli Arab Strap perché sono la storia del rock scozzese.

Cosa dobbiamo attenderci dal tuo show?
Una live band vera e propria con basso, chitarra e batteria. Anche le visual sono molto importanti perché cerco in continuazione di connettermi con il pubblico. E poi diversi stili nel vestire. Come vedi sono piuttosto strana.

(parole di Charlotte Brimner)

Be Charlotte
From Scozia

Discography
Heart Of Survival (2017)