-Core
Vök
Islanda
Pubblicato il 26/04/2017 da Lorenzo Becciani

Prima di tutto vorrei sapere quali sono le vostre sensazioni adesso che ‘Figure’ sta per giungere finalmente nei negozi..
Dire che siamo entusiasti è poco. Abbiamo lavorato tanti anni per arrivare a questo punto e adesso sta succedendo davvero. A dire il vero siamo anche un po' spaventati..

Perché spaventati?
Non sappiamo dove ci porterà tutto questo ma è sicuramente una bella sensazione. Il processo che ha preceduto l’uscita dell’album è stato enorme e stavolta ci siamo affidati a dei produttori che ci hanno aiutato ad organizzare le nostre idee e hanno contribuito a rendere le canzoni speciali. Siamo grati a Jack Garrett e Brett Cox per tutto quello che hanno fatto.

Cosa avete chiesto loro in termini sonori?
Più che altro di rendere coeso il materiale. Essendo canzoni che ci portavamo dietro da tanto tempo correvamo il rischio che suonassero troppo diverse tra loro.

Ormai il “suono islandese” è entrato a far parte dello scenario internazionale e tutti gli anni migliaia di persone, provenienti da tutti i paesi del mondo, partecipano a Iceland Airwaves. Eppure ascoltando la vostra musica non si percepiscono tanto influenze islandesi quanto retaggi del calibro di Massive Attack, Portishead e Air.
Hai ragione. ‘Dummy’ dei Portishead e ‘Talkie Walkie’ degli Air sono tra i nostri dischi preferiti di sempre. Anche se non si sente troppo amiamo però altri artisti islandesi come per esempio Emiliana Torrini e Mammút.

Tutto è nato al Músíktilraunir che ha lanciato anche gli Of Monsters And Men. Ricordi altre band che parteciparono quell’anno al contest e che adesso sono famose?
È stato tutto così veloce. Non avevamo nemmeno le canzoni per partecipare ed è stato incredibile vincere. Con noi c’erano anche i Kaleo che si sono trasferiti da poco negli Stati Uniti e stanno riscuotendo un grande successo da quelle parti.
 
Quanto è importante la dimensione live al momento in cui componete?
É fondamentale. Cerchiamo un feeling organico e usiamo tanta strumentazione live invece di affidarci ai computer.
 
In effetti devo ammettere che il vostro stile è veramente unico..
Ti ringrazio di cuore. In passato ci hanno definito dream pop e può andare bene. Mi piace l’idea di produrre elettronica che faccia sognare.

Come è nata l’idea di fondere il tuo sax con la voce incredibile di Margrét Rán?
È semplicemente successo. È stata lei a volere a tutti i costi che suonassi il sax. Io non volevo all’inizio.

Quali sono i tuoi sassofonisti preferiti?
Amo Stan Getz e la Dave Brubeck Band. Tra le band moderne che usano il sax trovo che gli Zhu siano la migliore. Sono molto ballabili.

Il vostro primo EP era in islandese. Perchè poi vi siete orientati sull’inglese? È stata una scelta commerciale o c’è un altro motivo?
In realtà il primo pezzo in inglese ha funzionato e da quel momento abbiamo seguito quella direzione. Più che per ragioni commerciali direi che l’abbiamo fatto per connetterci con più persone possibili. In inglese è decisamente più facile.

‘Show Me’ è il primo singolo estratto dall’album. Il video di Hörður Freyr Brynjarsson è veramente oscuro e mostra il lato più dark di Reykjavík. Il destino ha voluto che uscisse nel momento in cui tutto il paese era sotto shock per la scomparsa di Birna Brjansdottir.
Non ci sono collegamenti anche perché il video è stato girato circa due mesi prima ma uno degli attori era uno dei suoi migliori amici e mi ha confessato che quanto le è successo gli ha fatto apprezzare ancora di più il video. É stato uno schiaffo in faccia a tutti. Nessuno pensava che potesse accadere qualcosa del genere.

Quali sono pregi e difetti degli altri membri?
I pregi migliori di Einar sono senza dubbio la devozione e la determinazione in tutto quello che fa.  Ólli è sempre composto e sembra che non prenda mai sul serio le cose. È un’ottima qualità quando siamo tutti stressati ma allo stesso tempo quando sei arrabbiato non capisci perché è lui è così calmo e ti fa arrabbiare ancora di più.  Margrét è una grande songwriter oltre che una cantante incredibile. Suona praticamente tutti gli strumenti e sprigiona continuamente creatività. Il suo difetto è che terribilmente disordinata.  

La copertina trasmette la sensazione di un suono in costante mutazione..
Questo è il nostro obiettivo principale. Non ci poniamo limiti. Sarebbe ok anche fare qualcosa di heavy metal se ci piacesse.

Magari un pezzo degli Slipknot..
Non sarebbe male.

Qual è la migliore band emergente islandese in questo momento?
Senza dubbio gli Hatari.

(parole di Andri Már)

Vök
From Islanda

Discography
Figure (2017)
In The Dark (2019)
Vök (2022)