-Core
Nightrage
Grecia
Pubblicato il 16/03/2017 da Lorenzo Becciani

Partiamo con un excursus sulla carriera della band con un breve commento su ogni full lenght pubblicato fino adesso..
Sweet Vengeance – Il nostro debutto e l’introduzione dei Nightrage nel mondo metal. Un album molto difficile da registrare e uno dei preferiti dai nostri fan. Eravamo io e Gus G. a quel tempo e le nostre ambizioni erano elevate. Ciò spiega il coinvolgimento di musicisti fantastici come Tomas Lindberg e Per Moller Jensen. Cominciare con delle aspettative così alte è stata una benedizione ma allo stesso tempo è stato un male perché in seguito abbiamo dovuto mantenere la stessa forza e lo stesso coraggio. ‘The Tremor’ trova sempre posto nelle nostre setlist.
Descent Into Chaos – Abbiamo mantenuto lo stesso team di songwriting senza scendere a compromessi e bilanciando pezzi thrash veloci con hit come ‘Poems’ e ‘Frozen’. Anche ‘Being Nothing’ è un pezzo che non manca mai nei nostri show.
A New Disease Is Born – In questo caso cercammo un suono più moderno senza tradire le caratteristiche tipiche dei Nightrage. ‘Spiral’ è una delle mie tracce preferite di sempre e su Spotify ha un numero notevole di ascolti.
Wearing A Martyrs Crown – Un ritorno alle radici old school death ma anche pezzi freschi come ‘A Grim Struggle’ e la title track.
Insidious – Adoro ‘Delirium Of The Fallen’ e la title track. Un ulteriore passo in avanti rispetto al precedente album
The Puritan – L’inizio di una nuova era per la band. In Ronnie Nyman ho trovato un vero fratello e siamo riusciti a creare un passaggio importante nella storia dei Nightrage.
The Venomous – L’aggiunta di Magnus Söderman e Lawrence Dinamarca mi ha permesso di lavorare a idee e riff con una solida line-up e il risultato è il nostro migliore album di sempre. La title track e ‘Metamorphosis/Day Of Wrath’ mostrano due lati differenti della band in bilico tra brutalità e stacchi melodici. I Nightrage sono qui per rimanere e il meglio deve ancora venire.

Diversi anni fa ti sei trasferito in Svezia. Sei in contatto con diversi musicisti? Chi sono i tuoi migliori amici nel music business?
Mi sono trasferito in Svezia sedici anni fa e così ho potuto continuare con i Nightrage e trasformare i sogni in realtà. Adesso sono tornato a Salonicco e mando avanti la band da qui. Ho tanti amici svedesi e molti mi conoscono come il pazzo greco che ha mollato tutti pur di seguire i propri ideali musicali. I miei migliori amici sono Ronnie Nyman e Magnus Södeman e continuo ad essere in ottimi rapporti con Tomas Lindberg.

Come giudichi la scena attuale di Göteborg?
Non saprei più dirti se ci sono band che meritano. Mi sembra che le vecchie band continuino a portare alta la bandiera pur cercando di dare alle proprie canzoni un appeal radio friendly. Vedo anche tante band suonare la stessa musica e questo è triste. Il pop metal non è certo la strada giusta da seguire e vorrei vedere più oscurità e feeling underground nella scena. Magari ho la mentalità della vecchia scuola ma mi mancano l’onestà e la creatività delle band dei miei tempi che sudavano nelle loro cantine. Odio chi parla solo di soldi e successo e mi mancano band come i Dissection. Attualmente trovo molto bravi gli Evocation. Un eccellente brand di death metal melodico heavy e brutale.

Come avete trascorso gli ultimi due anni?
Prima di tutto abbiamo cercato di promuovere ‘The Puritan’ nel miglior modo possibile, con alti e bassi, suonando in Europa e in diversi festival. Avremmo potuto fare qualche data in più ma siamo stati sfortunati e abbiamo dovuto tagliare il tour. Il resto del tempo lo abbiamo impiegato a scrivere le nuove canzoni e consolidare la line-up. É il secondo album con Ronnie Nyman nella band e ha portato tanta personalità e una nuova ondata di energia. I Nightrage sono sempre stata la mia creatura, nel bene e nel male, ma adesso sento che ho trovato le persone giuste con cui lavorare. Ognuno ha un ruolo preciso e, anche se è normale che talvolta ci siano degli screzi, c’è posto per le idee di tutti. Siamo una famiglia e amiamo quello che facciamo.

Di recente sono entrati il chitarrista Magnus Soderman ed il batterista Lawrence Dinamarca..
Con Magnus abbiamo composto diversi pezzi insieme e non c’è mai stato un problema. Lawrence è molto talentuoso e ha suonato alla grande in studio. É stato Ronnie ad aiutarmi a trovare questi due brillanti musicisti e anche dal vivo sono andati bene. Credo che siamo veramente riusciti a spingere la band su un livello superiore in termini di qualità, suono e live performance.

Oltre alla title track e ‘Bemoan’ quali sono gli altri passaggi chiave dell’album?
In pezzi come ‘In Abhorrence’ combiniamo riff thrash e stacchi melodici con dinamiche differenti dal solito. È importante per noi cambiare per potere rimanere freschi in termini di songwriting. I pezzi del nuovo album sono maturi e coesi senza mai apparire noiosi, non ci sono filler e puoi trovare riff brutali, melodie eteree, growl e passaggi acustici. Di solito non seguiamo una formula standard ma è una questione di ispirazione. Stavolta ho messe giù qualche idea e ci ho lavorato con Magnus fino a costruire gli arrangiamenti dei pezzi. Ronnie si è occupato dei testi e delle melodie vocali contribuendo a completare il materiale. Siamo molto precisi per quanto riguarda la pre-produzione e abbiamo fin dall’inizio un’immagine precisa dell’album nel suo complesso. Tutto nasce dalle jam e dal divertimento in maniera naturale. Preferiamo mantenere le cose semplici e arrivare al dunque quando si tratta di comporre.

Il tema principale delle liriche si rifrisce all’evoluzione umana. Sembra che non ci siano più speranza e che l’apocalisse sia prossima..
Il concept dell’album si basa su tale riflessione e sul fatto che ci stiamo muovendo verso l’estinzione. Ogni giorno succedono eventi orribili, ci facciamo del male da soli e tutto questo odio non può che portare ad una cosa sola. Se guardi alla storia antica abbiamo le prove che tutti questi crimini contro l’umanità sono sempre esistiti. In nome di falsi dei sono stati operati massacri e abomini. Abbiamo evoluto la tecnologia e la conoscenza ma senza imparare ad aiutarci o smettere di ucciderci.

Tre masterpiece melodic death. Uno degli anni novanta, uno dello scorso decennio e uno del presente..
Negli anni novanta faccio fatica a scegliere tra ‘Slaughter Of The Soul’ degli At The Gates, ‘Storm Of The Lights Bane’ dei Dissection e ‘Crimson’ degli Edge Of Sanity. Poi aggiungerei ‘A Predator’s Portrait’ dei Soilwork e ‘Surgical Steel’ dei Carcass.

Segui la recente ondata di metal revival?
Mi piacciono sempre le band degli anni ottanta ma quel movimento non tornerà più. Se c’è un pubblico che richiede certe cose non credo comunque sia negativo per il metal in generale.

Come promuoverete l’album? Tornerete in Italia?
Abbiamo stipulato un accordo con una nuova agenzia di booking e cominceremo presto a lavorare. Siamo convinti che ‘The Venomous’ meriti un’attenzione importante e vogliamo toccare più nazioni possibili col prossimo tour. Amiamo l’Italia ed è sempre un bel posto in cui suonare. L’ultima volta è stata fantastica e abbiamo stretto un sacco di amicizie.

Qual è il veleno più pericoloso?
L’arroganza delle persone, i coglioni egocentrici che fanno promesse finte. Il veleno peggiore è dentro di noi e sta a noi cambiare e trovare la cura giusta per sputarlo fuori.

(parole di Marios Iliopoulos)

 

Nightrage
From Grecia

Discography
Sweet Vengeance (2003)
Descent into Chaos (2005)
A New Disease Is Born (2007)
Wearing a Martyr's Crown (2009)
Insidious (2011)
The Puritan (2015)
The Venomous (2017)
Wolf To Man (2019)
Abyss Rising (2022)