-Core
Ex Deo
Italia
Pubblicato il 02/03/2017 da Lorenzo Becciani

Torniamo un attimo alla nascita degli Ex Deo. Quali erano le vostre ambizioni quando avete scritto ‘Romolus’ e poi avete iniziato a lavorare al vostro primo full length?
Volevamo proporre qualcosa che non era mai stato fatto prima. Quando ho cominciato a lavorare al progetto in circolazione c’erano solo band viking e folk metal. Pur apprezzandone diverse ero convinto che alla scena metal mancasse un fattore importante. Una voce più potente, in grado di trascendere la storia romana al suo più alto livello. Siamo praticamente i fondatori di un genere perché pochissime band trattano questi argomenti.

Quanto sono cambiati gli obiettivi in tutti questi anni?
Ho ottenuto tutto quello che volevo in breve periodo. Ritengo questo progetto estremamente personale anche a causa delle mie radici e tante persone lo hanno capito. Sono cresciuto con certe cose e ho studiato a fondo mitologia e storia. Un giorno mi sono reso conto che non c’erano band metal che parlavano dell’Impero Romano eppure Roma è il luogo dove è nata la cultura moderna e ci sono un sacco di argomenti interessanti di cui trattare nel giro di mille anni.

In cosa differisce ‘Immortal War’ rispetto agli altri album?
‘The Immortal Wars’ è un concept su un solo tema mentre gli altri trattavano piccole storie su personaggi particolari e l’essenza romana in generale. Il songwriting per quest’album è stato curato in modo che accompagnasse gli eventi drammatici svelati dalla storia.

Tre anni fa avevi messo la band in pausa. Cos’era accaduto?
Ero impegnato più che mai nel fronte del tour e volevamo concentrarci sul nuovo album dei Kataklysm. Per questo non aveva senso fare sperare le persone inutilmente. Il tempo vola se pensi che sono trascorsi cinque anni da ‘Caligvla’.

Quanto tempo vi è servito per completare il materiale? È stata coinvolta l’intera band?
Abbiamo lavorato duramente e l’intera band ha partecipato al songwriting anche se ho guidato l’intero processo. La musica è sempre coordinata agli eventi descritti. Idee, orchestrazioni, partiture e voci nascono di solito in quest’ordine. A volte al contrario. Per esempio in ‘I’ di ‘Caligula’ il coro è nato prima di tutto il resto.

Quali suoni e atmosfere desideravate ottenere prima di entrare in studio? La componente sinfonica è cresciuta a tuo avviso?
In ‘Immortal War’ la componente sinfonica non è dominante ma serve a completare il tutto. Clements ha fatto bene a non schiacciare il resto. Credo sia venuto fuori un grande album ed essendo i leader di un movimento dai noi stessi creato non dobbiamo seguire alcun trend.

Sei religioso?
Non seguo alcuna religione anche se sono cresciuto in un ambiente cattolico. Preferisco determinare singolarmente il mio futuro e la mia concezione del mondo.

Guardi a queste battaglie così epiche in una sorta di forma spirituale?
In un certo senso potrebbero essere percepite in tal modo. Io le vedo più la causa del commercio e del desiderio di conquista di territori. Altre come un modo per preservare la propria vita o avanzare culturalmente. Adesso accade lo stesso con la scusa della religione.

Prova adesso a recensire ‘The Rise Of Hannibal’ e ‘Ad Victoriam’ per i nostri lettori...
La prima descrive le ambizioni di Annibale e il momento in cui è pronto al confronto con i romani nonostante gli insegnamenti di suo padre. La seconda rappresenta la risposta dell’Impero Romano all’invasione dei cartaginesi fino alla definitiva sconfitta di Zama.

Ritieni che Olivier Beaudoin abbia spinto gli Ex Deo ad un livello superiore come ha fatto con i Kataklysm?
È un batterista che conosce bene la struttura dei pezzi. Sa il fatto suo ed è un ottimo compositore che ha portato dei vantaggi ad entrambe le band.

Quali sono gli album migliori della tua lunga carriera?
É una domanda troppo difficile. Ogni album è come un bambino che nasce per me e quindi non saprei scegliere. Inoltre sono più legato alle singole canzoni. Sia con i Kataklysm che con gli Ex Deo mi sono tolto delle grandi soddisfazioni ma credo che il meglio debba ancora arrivare.

Ti sei fatto degli amici nel music business o c’è troppa competizione tra le band?
É un’industria complessa attualmente. Nessuno sa bene quando finirà questa crisi perché il mondo digitale ha cambiato tutto. É un momento in cui tutti si stanno adattando o addirittura preparando a morire. Le nuove band fanno fatica ad emergere e sopravvivere solo con la musica. Per questo motivo è difficile fidarsi ciecamente di qualcuno. Sono stato tradito qualche volta e posso assicurarti che non dimentico nulla. La vendetta è un piatto che va servito freddo.

(parole di Maurizio Iacono)

Ex Deo
From Italia

Discography
Romulus (2009)
Caligvla (2012)
The Immortal Wars (2017)
The Thirteen Years Of Nero (2021)