-Core
Battle Beast
Finlandia
Pubblicato il 22/02/2017 da Lorenzo Becciani

Vorrei partire dalla copertina. Per la prima volta non abbiamo una bestia in copertina ma una donna. Magari una donna che potrebbe essere una bestia…
E’ vero abbiamo cercato di dare una nuova prospettiva agli ascoltatori. La figura è sicuramente ispirata a me ma potrebbe essere chiunque. Adoro i colori utilizzati per il disegno. Mi trasmettono sensazioni molto calde. Potrebbe ricordare qualcosa dei Manowar..

Oppure Doro Pesch totalmente impazzita..
Hai ragione! In ogni caso il booklet è più orientato verso il fantasy ed il fumetto rispetto al passato. Il tema di Berserk piace sia a me che a Joona.

Che tipo di dolore vuoi portare ai nostri lettori?
Sicuramente dolore alle loro orecchie! Quando ho ascoltato i primi demo registrati da Juuso mi sono subito innamorata delle nuove canzoni. Al suo fianco adesso abbiamo Joona Björkroth, fratello del nostro tastierista Janne, che suona anche con Brymir e For The Imperium.

E’ stata una scelta difficile?
Fin dall’inizio sapevamo che sarebbe stata la persona giusta. Il songwriting è cambiato molto e rispetto al passato è stato molto più condiviso. Solo il nostro batterista non contribuisce alla scrittura dei pezzi.

Avete scelto ‘Familiar Hell’ come anteprima dell’album..
E’ un pezzo molto attuale perché parla di come le nostre vite si siano spostate su internet e su quanto possano essere manipolati i social network. Il pezzo è un mix tra hard rock e pop. Il coro si fissa subito in testa e ci auguriamo che, insieme a ‘ King For A Day’, possa aprirci ai Battle Beast un pubblico più ampio rispetto alla comunità metal. Pure nell’album precedente c’erano un paio di pezzi che non erano proprio heavy.

‘Dancing With The Beast’ è un altro pezzo molto vario..
E’ una disco song ma suonata in un modo differente da come fanno tutti gli altri. Il testo non parla di una storia allegra. Ballare con la bestia è una metafora di rimanere intrappolati in una relazione che ha perduto significato. Di sicuro il contenuto è più serio della musica.

Cosa volevate cambiare dopo ‘Unholy Saviour’?
Il motivo per cui ci siamo separati con Anton Kabanen è che voleva fare tutto da solo mentre noi cercavamo di esprimerci maggiormente come band. Gli sarò sempre grata per avermi fatto entrare nella band ma continuare in quel modo sarebbe stato come pubblicare degli album solisti. Adesso non ci sono leader e il suono dei Battle Beast si è evoluto. In questo modo siamo stati costretti ad imparare un sacco di cose che non conoscevamo e abbiamo un’idea molto chiara di ciò che faremo in futuro.

Come è nata la collaborazione con Tomi Joutsen?
É il mio cantante preferito. Sono così felice che abbia trovato il tempo di venire a registrare ‘Lost In Wars’ con noi. È semplicemente perfetto per quel pezzo ed è stato Janne, che ha anche prodotto l’album, ad invitarlo.

Cosa pensi di questa ondata di revival metal?
La musica è sempre ciclica e non credo ci sia niente di male. É bello sperimentare stili diversi e assecondare le nuove generazioni ma allo stesso tempo certi valori non possono essere messi da parte. Soprattutto nell’heavy metal ci sono così tanti elementi in grado di essere combinati e regalare diversi stili e nuove prospettive per tutti.

Quali sono i vostri prossimi piani?
Abbiamo fissato alcune date da headliner e ci porteremo dietro Majesty e Gyze. Saremo a Brescia l’8 marzo.

(parole di Noora Louhimo)

 

Battle Beast
From Finlandia

Discography
Steel (2012)
Battle Beast (2013)
Unholy Savior (2015)
Bringer Of Pain (2017)
No More Hollywood Endings (2019)
Circus Of Doom (2021)